Poesia

Parzialmente sereno

13.00

“Parzialmente sereno” è un viaggio in tutte quelle emozioni così intense da poter essere spiegate solo attraverso parole intraducibili provenienti da tutto il mondo. Un viaggio comune ad ogni essere umano, attraverso sofferenza e gioia, alla ricerca del parziale sereno nel cielo non sempre terso della psiche.

RESONARE FEBRIS Poesie, fuochi di parole e giochi d’artificio

16.00

Carica dirompente, ironica lucidità, parole che scombinate si combinano pur di colorare il senso di un vissuto, di un visto e fatto, talvolta sfatto dal dubbio ironico e a tratti impertinente. Con spasmodica ricerca il poeta vaga tra mille parole, inciampando tra le domande in posa, adornate d’assonanze e dissonanze. Senza mille aspettative, ma con urgenza, Erasmo svela l’interiorità di un mondo che imbelletta di forma e ritmo.
Attraverso consapevoli giochi di parole, riesce a fornire una visione simultaneamente multipla e unitaria della vita e delle sue contraddizioni, con sentir-rigetto, per usare le parole dello stesso poeta che non ama, però, esser definito poeta.

Versi a pezzi

14.00

Sono versi a pezzi i miei, pezzi del vissuto di una bambina dapprima sbagliata, ma che oggi si ritrova donna e madre, e lotta con ogni forza per proteggere, attraverso la dolcezza, il dono più prezioso che si possa avere, una figlia.

Buon viaggio!

Nello stupore della consuetudine – prosimetro fra poesia e matematica –

14.00

“Sospeso fra risata e pianto, il prosimetro di Andrea Franceschetti svela la propria doppia natura di regesto riflessivo e di fulmineo produttore di motti di spirito, lapsus, calembours, vere o false etimologie e giochi di parole a bizzeffe. […] Luogo d’incontro e talora di scontro fra un’astrazione punteggiata di profondi valori umani e una corporeità tutta contemporanea, la scrittura non ha paura nemmeno di trattenere in sé tanto le impuntature liriche di una tensione poetica pascolianamente esposta quanto i principi e i dettami di una matematica che mira all’arcano dei processi conoscitivi piuttosto che all’agire in superficie del mero calcolo. […] Il risultato è un’opera di grande godibilità e leggerezza, che però s’impegna a far pensare […]”
Alberto Bertoni

Quando il divino ti sfiora preghiere, poesie, pensieri

13.00

Affastellare pensieri in versi, modellare parole di luce, musicare i silenzi di un animo gentile, che sempre s’interroga sul rumoreggiare confuso del mondo. Analizzare la bellezza del creato, riuscendo a guardare oltre il visibile, annientando l’oscurità del tempo attraverso la fede. Qual è il confine tra il vedere e l’osservare? Quando si smette si sentire per cominciare ad ascoltare? Quanto rumore fanno i nostri pensieri? Quanto pesano i sogni infranti? E soprattutto, quanto grande è la nostra fede?

Abituarsi all’invisibile

12.00

C’è una misura partecipativa, in queste poesie, un proiettarsi sempre oltre la barriera della propria vicenda e della propria storia, in una sorta di interrogativo aperto, che è la prospettiva del futuro o, se si vuole, la scommessa con la vita, al di là della riconosciuta “ingiustizia del tempo” e con un occhio attento alle “cose invisibili”.»
(dalla prefazione di Paolo Ruffilli)

Grovigli interiori

13.00

La poesia è il naturale antidoto per i grovigli interiori. Anche quando sono giù in fondo, raggomitolati e doloranti, la poesia li raggiunge e li distende, almeno per un po’. La poesia non ci fa sentire soli, la poesia ci salva. Questi 98 haiku li ho scritti e collezionati negli anni, quando i miei grovigli interiori si accartocciavano e mozzavano il respiro: metterli a disposizione di chi vorrà leggerli farà sentire meno sola me e, spero, meno soli voi.