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‘A Lebbrètte

6.00

Agenda 2022
Ière na volte i jère tànne quanne, ‘a lebbrètte, l’avèvene ques tutt’ quànde.
Un piccolo quadernetto con la copertina nera con cui, la buona madre di famiglia, sI occupava di tutto. S’alzava molto presto al mattino per preparare la gavetta al marito che andava a lavorare a “giornate”, mentre lei  badava alla casa, ai figli e andava a fare la spesa.
Andava da Bellina, un piccolo alimentari vicino casa, per prendere il pane e altre cose che servivano per dar da magiare ai suoi figli. Al momento del conto la frase era sempre la stessa: «Bellì, sìgne sòp’ ‘a lebbrètte.»
Solo nei giorni di festa era possibile mangiare carne. Si andava dò Pulàcc per comprare duò tacch  di carne per il sugo. Al momento del conto il rituale era sempre lo stesso: «Grazie ù mè, signe sòp’ ‘a lebbrette.»
È così era per tante famiglie umili e oneste che chiùdevene i cùnd  ogni sabato per ricominciare, poi, il lunedì successivo, quelle più fortunate avevano il capofamiglia che lavorava all’Italsider di Taranto e saldavano il debito mensilmente.
‘A lebbrètte…  Un passato non tanto lontano dove, per chiudere un accordo, bastava una stretta di mano guardandosi negli occhi…
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e quel passato, non tanto lontano, era abitato da persone umili e oneste che ‘a lebbrètte era solo un quaderno dove si scrivevano “appunti” perché qualsiasi cosa si chiedeva e si otteneva guardandosi negli occhi.
Oggi ‘a lebbrètte non esiste più… Paghiamo in forma “digitale”. Possiamo comprare di tutto anche restando a casa o attraverso il telefonino…
Come sarebbe bello ricominciare a guardarci negli occhi.

‘A Lebrètte

8.00

Agenda 2024

Nasce per il terzo anno consecutivo un agenda per omaggiare Locorotondo.
Ière na volte i jère tànne quanne, ‘a lebbrètte, l’avèvene ques tutt’ quànde.
Un piccolo quadernetto con la copertina nera con cui, la buona madre di famiglia, si occupava di tutto. S’alzava molto presto al mattino per preparare la gavetta al marito che andava a lavorare a “giornate”, mentre lei badava alla casa, ai figli e andava a fare la spesa.
Andava da Bellina, un piccolo alimentari vicino casa, per prendere il pane e altre cose che servivano per dar da magiare ai suoi figli. Al momento del conto la frase era sempre la stessa: «Bellì, sìgne sòp’ ‘a lebbrètte.»
Solo nei giorni di festa era possibile mangiare carne. Si andava dò Pulàcc per comprare duò tacch di carne per il sugo. Al momento del conto il rituale era sempre lo stesso: «Grazie ù mè, signe sòp’ ‘a lebbrette.»
È così era per tante famiglie umili e oneste che chiùdevene i cùnd ogni sabato per ricominciare, poi, il lunedì successivo, quelle più fortunate avevano il capofamiglia che lavorava all’Italsider di Taranto e saldavano il debito mensilmente.
‘A lebbrètte… Un passato non tanto lontano dove, per chiudere un accordo, bastava una stretta di mano guardandosi negli occhi…
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e quel passato, non tanto lontano, era abitato da persone umili e oneste che ‘a lebbrètte era solo un quaderno dove si scrivevano “appunti” perché qualsiasi cosa si chiedeva e si otteneva guardandosi negli occhi.
Oggi ‘a lebbrètte non esiste più… Paghiamo in forma “digitale”. Possiamo comprare di tutto anche restando a casa o attraverso il telefonino…
Come sarebbe bello ricominciare a guardarci negli occhi.

(H)ombre(s) di una donna

13.00

Pamela è nata negli anni Settanta ed è cresciuta tra problemi economici e un padre più simile a un fantasma che a un genitore. Per le strade di Roma, immersa in nuovi viaggi ed esperienze di vita dolci ed estreme, Pamela si abbandona alle droghe, al divertimento e a una serie di amori sopra le righe, finché la pandemia di Covid-19 la porterà a prendere una decisione forte e coraggiosa.

#manteniamociforte. Formazione alla Amatriciana

15.00

Il libro racconta la nascita e la storia del progetto: “Formazione alla Amatriciana”.
L’8 Ottobre 2016 a Milano il primo Forum, poi il secondo ad Amatrice ed il terzo a Roma.
I contributi dei professionisti e imprenditori intervenuti al Forum, raccolti in questo libro che rappresenta una “cassetta degli attrezzi”  polivalente  per “mantenersi forte” se un giorno ci “dovesse tremare la terra sotto i piedi” e fossimo costretti a ricominciare.
L’ideatore del Forum: Sergio Gaglianese.
La curatrice del libro: Giulia Reina.
Introduzione Sergio Pirozzi.
Prefazione Angelo Deiana e Stefano Cianciotta.
L’intero ricavato sarà destinato alla ricostruzione della Biblioteca di Amatrice.

 

Scopri gli Autori che hanno contribuito al Libro.

50 Sfumature di Milano

17.00

Un percorso fanta-letterario alla scoperta di Milano in compagnia dei personaggi nati dalla penna di Erica Arosio & Giorgio Maimone, Giovanni Arpino, Cletto Arrighi, Riccardo Bacchelli, Luciano Bianciardi, Gianni Biondillo, Massimo Bontempelli, Deborah Brizzi, Dino Buzzati, Paola Calvetti, Sveva Casati Modignani, Carlo Castellaneta, Piero Colaprico & Pietro Valpreda, Carmen Covito, Dario Crapanzano, Giuseppe Culicchia, Sandrone Dazieri, Augusto De Angeli, Emilio De Marchi, Paolo Di Stefano, Carlo Emilio Gadda, Ernest Hemingway, Gabriella Kuruvilla, Alessandro Manzoni, Giuseppe Marotta, Milena Milani, Renato Olivieri, Laura Pariani, Giuseppe Pederiali, Andrea G. Pinketts, Carlo Porta, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Giuseppe Rovani, Luigi Santucci, Giorgio Scerbanenco, Antonio Scurati, Umberto Simonetta, Gianni Simoni, Carlo Tenca, Giovanni Testori, Hans Tuzzi, Alberto Vigevani, Elio Vittorini.

I personaggi, presentati da biografie rigorosamente ricavate dalle opere di riferimento, incontrano il ‘Lettore’ in luoghi della città connessi alle loro vicende e rievocano, in surreali dimensioni temporali, storie drammatiche, grottesche e sentimentali che ben esprimono la molteplice e dinamica identità di Milano.

Abituarsi all’invisibile

12.00

C’è una misura partecipativa, in queste poesie, un proiettarsi sempre oltre la barriera della propria vicenda e della propria storia, in una sorta di interrogativo aperto, che è la prospettiva del futuro o, se si vuole, la scommessa con la vita, al di là della riconosciuta “ingiustizia del tempo” e con un occhio attento alle “cose invisibili”.»
(dalla prefazione di Paolo Ruffilli)

ALEX B. e il mistero del Merlion

15.00

La madre di Alex deve recarsi a Singapore per lavoro e incontrare anche i suoi vecchi amici. Alex decide di andare con lei per visitare il paese che sua madre ama così tanto. In aereo, però, trova un libro che sembra non appartenere a nessuno dei passeggeri e nell’ultima pagina c’è un messaggio misterioso. Riuscirà Alex a risolvere il caso?

Ali per nuotare

16.00

Un evento inaspettato separa un cucciolo di pinguino dall’affetto dei genitori, il desiderio di trovare la famiglia lo porterà a vivere avventure che lo cambieranno per sempre.
Un libro per chi non si arrende, per chi sta crescendo senza saperlo e, per chi scopre il valore dell’amicizia.

An unexpected event separates a baby penguin from the love of his parents. The wish to find the family takes him to adventures which will change his life.
A book for those who never surrender, for those who grow up without being aware of it, and for those who discover the value of friendship.

Amigdala La memoria delle emozioni

15.00

La storia di Carlo e Marta è narrata in un breve romanzo psicologico. Un apparente incidente automobilistico costringe la coppia, sposata ormai da diversi anni, a dover riflettere sulla loro esistenza comune. Lui si ritrova “addormentato” ma quello che dovrebbe essere un coma farmacologico si rivela, in realtà, una “dipendenza”. Tale alterazione della coscienza non viene esplicitata, né menzionata, ma si intuisce dalla figurazione retorica che prende animo nel personaggio cui viene affidato per le cure necessarie: un’infermiera che lo “culla come fosse suo figlio”, dalla quale lui non riesce a liberarsi.
Si intuisce un’altra dipendenza, questa volta “affettiva” della voce narrante, che nel corso del ricovero ospedaliero – prima del marito e successivamente suo – mette in dubbio la logica del vivere, la sua intera esistenza, arriva a capovolgere interamente la realtà, sentendosi vittima e artefice di un matrimonio difficile; sente la necessità di un cambiamento che non riesce a prender vita se non con brevi versi di respiri poetici. Il testo è infatti, talvolta, accompagnato dalla poesia che rende più efficace il senso della prosa narrativa.

Antropofagia

19.00

Il governo italiano ha appena decretato la fine dello stato di emergenza legato al Coronavirus. Ulrico Niemand è un informatico che si aggira da solo per le strade di Milano. l’incontro casuale con due ragazze diverse in tutto, è così dal protagonista, porterà ulteriore sconvolgimento in una vita già di per sé turbata. Lalah è una giovane marocchina intenta a seguire il suo sogno di diventare modella. Lena è una trentenne ucraina tanto geniale quanto ferita, sempre china sul suo computer portatile. Tra le strade dissestate cariche di misteri si incrociano nell’antropofaga metropoli, in cui ogni punto di riferimento è andato perduto.

Appuntamento alle sette

10.90

Questa storia non è la solita storia d’amore. Andremo a un appuntamento con la protagonista, ma non sarà il solito appuntamento. Saremo a Roma, ma non sarà la Roma turistica.
Una storia delicata, raccontata da una penna non ordinaria, autoironica, brillante e sensibile che vi farà passeggiare per la Città Eterna con gli occhi lucidi.

APPUNTI di VISTA

17.00

– “Cosa scriverà per Casati?” Chiese secco Niccolò. La domanda mi colse completamente impreparata, innanzitutto perché se sedevo a quel tavolo era merito suo, inoltre perché i suoi modi erano mutati in una frazione di secondo. Come un orso un po’ sornione che all’improvviso sferra la sua zampata, un chiaro intento di mettermi in difficoltà davanti a tutti. Perché?”

– “Perché, in questo strano mondo, da qualche parte, c’è sempre una seconda possibilità.”

 

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