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VINCERE LA CRISI Essere competitivi nelle nuove sfide manageriali e finanziarie delle PMI

22.00

Siamo di fronte a un salto di paradigma: i cambiamenti imprenditoriali e manageriali dei prossimi anni avranno una portata senza precedenti nella storia dell’uomo. Per affrontare queste sfide è necessario comprendere che i nuovi problemi manageriali delle nostre Pmi non possono essere risolti con le vecchie soluzioni. È necessario sfidare le credenze delle nostre organizzazioni e tutto quello che è dato per scontato. Più che focalizzarsi su “cosa fare”, è necessario prima concentrarsi su “come pensare”, di seguito comprendere “qual è la situazione dell’azienda ad oggi”, successivamente “dove si vuole portare l’azienda domani”, dopo “progettare le attività da intraprendere” e solo a questo punto ci si può focalizzare su “realizzare la strategia risolutiva”, per potere così realizzare trasformazioni significative. Non sarà un percorso facile. L’importante sarà non avere paura. Affrontare managerialmente il futuro significa avere fiducia negli altri. D’altra parte, come sappiamo bene ormai, il nostro futuro è da sempre una corsa tra buona innovazione e cattiva innovazione. Praticamente, tutto quello che serve probabilmente per essere manager e imprenditori che siano leader nell’era della Grande Trasformazione.

Educare fa bene alla salute

20.00

Essere sereni e o soddisfatti si può e si deve. Non significa vivere senza regole o eccessi, ma esistere con sobria contenutezza e intelligenza emotiva. A differenza di altri testi e di altri studiosi, Educare fa bene alla salute di Antonella Demola è un vademecum che ci spiega la “forza curativa” della scuola che forma persone pensanti, realizzate e felici. La scuola rimane la più importante agenzia educativa per l’istruzione e la formazione dei giovani in cerca di una nuova collocazione categoriale, a causa della parentesi pandemica, con tutte le conseguenze di un disagio a livello psicologico e sociale che stenta ancora a scomparire.
Questo libro è stato scritto per illustrare una possibile via di uscita dal periodo di grande insicurezza nell’orientamento culturale che stiamo vivendo, mostrando che si può essere persone vincenti anche in un mondo in palese crisi di identità. Ciò non significa ricercare il successo a tutti i costi, ma predisporre i giovani a raggiungere la maturità conoscendo se stessi e il mondo che li circonda. Oltre ad alcune sezioni divulgative e motivazionali, il testo contiene un percorso educativo di sviluppo e di conoscenza del proprio Io, a partire dal riconoscimento e dalla gestione delle proprie emozioni con un metodo che l’Autrice chiama il Metodo dell’alfabetizzazione emotiva. È innegabile che le emozioni e i sentimenti siano alla base dell’apprendimento umano e dell’equilibrio personale, motivo per cui si fa sovente riferimento a evidenze psicologiche, scientifiche e nutrizionali. Altro elemento importante affrontato nel saggio è la possibilità di orientare le nuove generazioni all’ abilità di vivere mirando alla longevità e seguendo i principi e le finalità delle varie educazioni scolastiche, a partire da una educazione alimentare   mediterranea e   salutare, giacché il fine ultimo della persona umana è sì la conoscenza della realtà attraverso lo studio delle discipline, ma anche delle varie educazioni che la scuola propone per la crescita sana e stabile della propria personalità. Quest’ultima deve essere armonica (e non disturbata), altresì orientata a recepire i valori dell’autostima, dell’empatia e della sociabilità.  Essere in armonia con il proprio corpo e la propria mente apre le porte ad una vita più appagata ed esemplare. Diventare nel tempo persone belle, buone e positive non è semplicemente una questione estetica e morale, ma significa potenzialmente migliorare la qualità della nostra esistenza in questo particolare decennio del XXI secolo.

 

La Finanza di Progetto in pratica

26.00
La finanza di progetto è un’importante metodologia per il finanziamento di opere di grandi dimensioni realizzate da imprese che mantengono, però, un regime di separazione tra la propria posizione patrimoniale e il destino dell’operazione di project finance. Tutto questo supportato dalla capacità dell’opera di remunerare, attraverso il cash flow, il capitale di rischio e il debito assunto per la realizzazione del progetto.
Ma le semplificazioni definitorie non rendono merito delle molteplici componenti complesse che sono alla base di simili operazioni: i rischi finanziari, operativi, normativi, tecnologici, politici, ambientali, contrattuali rappresentano fattori strategici che possono impattare le migliori progettazioni rendendole inefficaci e inefficienti al raggiungimento dei risultati ipotizzati.
Per questo, il presente volume è suddiviso in due parti. La prima sviluppa gli approcci economici e le logiche finanziarie della finanza di progetto, anche con riferimento alle operazioni svolte in partenariato pubblico privato. La seconda, invece, scende nel dettaglio di una serie di casi concreti, nazionali e internazionali, che mettono in evidenza opportunità e criticità che caratterizzano il “project financing”.

Grotte e Voragini di Martina Franca

25.00

Il libro “Grotte e Voragini di Martina Franca” è il risultato di un lungo e complesso viaggio che dal fondo di una grotta conduce alle pagine stampate; il lavoro di un nutrito gruppo di esploratori riuniti attorno ad un tavolo di redazione. Il libro vuol essere un rinnovato punto a capo nel panorama delle ricerche speleologiche fatte nella Murgia sud orientale: al suo interno, tutte le conoscenze acquisite nei lunghi anni di esplorazione e studio delle grotte disseminate nel territorio.
Un lavoro di gruppo innescato e costantemente alimentato dall’iniziativa di alcuni soci, memoria storica del GSM, grandi conoscitori, costanti e instancabili ricognitori delle grotte e del loro territorio, meticolosi nella osservazione e nella descrizione degli aspetti geomorfologici, carsici e antropici del medesimo.
Enorme, essenziale e prezioso  il corredo fotografico, arricchito dalle numerose immagini, quale elemento percettivo che consente il ritorno alla luce di un universo inconsueto ed eccezionale ridotto alla misura umana, non altrimenti pensabile.
“Abbiamo fatto di un Gruppo Speleologico un’associazione collettiva aperta che ha organizzato 34 Corsi di Speleologia, ha partecipato a decine di Convegni e Congressi, ha visto passare tra i suoi Soci molte centinaia di persone, e altre migliaia le ha accompagnate nelle grotte possibili per far vivere un’emozione e molti di più, sono stati i bambini, che nelle aule di decine di Scuole, sono stati avvicinati al racconto di un mondo che vive discreto e  che chiede attenzione.
Non siamo stati i primi, né gli unici, né tantomeno saremo gli ultimi a essersi avvicinati a questo mondo che inizia a esistere solo dopo che qualcuno lo percorre. Non abbiamo ingaggiato alcuna lotta col buio e l’ignoto, né tantomeno assunto una sfida per cogliere una vittoria, abbiamo solo dato una testimonianza della ragione profonda che ci ha spinto laggiù a raccontare una favola che per cielo ha una nuvola di roccia”.

Un tee shot lungo una vita

20.00

Il protagonista vero vorrei che fosse lui, il golf, soprattutto lui con le sue qualità ed i suoi stupendi insegnamenti, con i suoi grandi personaggi a cui mi sono ispirato per cercare di diventare un uomo migliore ed un professionista di golf più capace.
Ho sempre evitato di perdere tempo per la voglia di raggiungere nuovi obiettivi e mi piace pensare che, cimentandomi nel racconto, possa trovare una nuova motivazione per realizzare ancora qualcosa di bello, qualcosa che magari mi è sfuggito e che spero di riscoprire tra le parole che andrò a scrivere.
Non è mia intenzione pensare ad una vera e propria autobiografia. Comprendo in fondo l’inadeguatezza di chi vuole raccontarsi sapendo già di non aver inventato la ruota e nemmeno di aver scoperto qualcosa che ha cambiato le sorti dell’umanità.
Che senso poi avrebbe… sono semplicemente un uomo che ha realizzato il sogno che aveva sin da bambino. Un uomo fortunato e credo fortemente che io debba restituire al golf tutto ciò che mi è possibile, per il tanto bene che ha prodotto nella mia vita; ho bisogno di farlo per un fortissimo senso di gratitudine, di riconoscenza nei suoi confronti e so già che sarò sempre in debito.
Ecco, mi piace di più pensare di essere semplicemente un suo tramite per farsi conoscere, con le sue bellissime oggettive qualità, quelle che magari sfuggono a chi non ha avuto la fortuna di viverlo nella sua interezza come il sottoscritto.