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Un tee shot lungo una vita

20.00

Il protagonista vero vorrei che fosse lui, il golf, soprattutto lui con le sue qualità ed i suoi stupendi insegnamenti, con i suoi grandi personaggi a cui mi sono ispirato per cercare di diventare un uomo migliore ed un professionista di golf più capace.
Ho sempre evitato di perdere tempo per la voglia di raggiungere nuovi obiettivi e mi piace pensare che, cimentandomi nel racconto, possa trovare una nuova motivazione per realizzare ancora qualcosa di bello, qualcosa che magari mi è sfuggito e che spero di riscoprire tra le parole che andrò a scrivere.
Non è mia intenzione pensare ad una vera e propria autobiografia. Comprendo in fondo l’inadeguatezza di chi vuole raccontarsi sapendo già di non aver inventato la ruota e nemmeno di aver scoperto qualcosa che ha cambiato le sorti dell’umanità.
Che senso poi avrebbe… sono semplicemente un uomo che ha realizzato il sogno che aveva sin da bambino. Un uomo fortunato e credo fortemente che io debba restituire al golf tutto ciò che mi è possibile, per il tanto bene che ha prodotto nella mia vita; ho bisogno di farlo per un fortissimo senso di gratitudine, di riconoscenza nei suoi confronti e so già che sarò sempre in debito.
Ecco, mi piace di più pensare di essere semplicemente un suo tramite per farsi conoscere, con le sue bellissime oggettive qualità, quelle che magari sfuggono a chi non ha avuto la fortuna di viverlo nella sua interezza come il sottoscritto.

‘A Lebbrètte

6.00

Agenda 2022
Ière na volte i jère tànne quanne, ‘a lebbrètte, l’avèvene ques tutt’ quànde.
Un piccolo quadernetto con la copertina nera con cui, la buona madre di famiglia, sI occupava di tutto. S’alzava molto presto al mattino per preparare la gavetta al marito che andava a lavorare a “giornate”, mentre lei  badava alla casa, ai figli e andava a fare la spesa.
Andava da Bellina, un piccolo alimentari vicino casa, per prendere il pane e altre cose che servivano per dar da magiare ai suoi figli. Al momento del conto la frase era sempre la stessa: «Bellì, sìgne sòp’ ‘a lebbrètte.»
Solo nei giorni di festa era possibile mangiare carne. Si andava dò Pulàcc per comprare duò tacch  di carne per il sugo. Al momento del conto il rituale era sempre lo stesso: «Grazie ù mè, signe sòp’ ‘a lebbrette.»
È così era per tante famiglie umili e oneste che chiùdevene i cùnd  ogni sabato per ricominciare, poi, il lunedì successivo, quelle più fortunate avevano il capofamiglia che lavorava all’Italsider di Taranto e saldavano il debito mensilmente.
‘A lebbrètte…  Un passato non tanto lontano dove, per chiudere un accordo, bastava una stretta di mano guardandosi negli occhi…
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e quel passato, non tanto lontano, era abitato da persone umili e oneste che ‘a lebbrètte era solo un quaderno dove si scrivevano “appunti” perché qualsiasi cosa si chiedeva e si otteneva guardandosi negli occhi.
Oggi ‘a lebbrètte non esiste più… Paghiamo in forma “digitale”. Possiamo comprare di tutto anche restando a casa o attraverso il telefonino…
Come sarebbe bello ricominciare a guardarci negli occhi.

Versi a pezzi

14.00

Sono versi a pezzi i miei, pezzi del vissuto di una bambina dapprima sbagliata, ma che oggi si ritrova donna e madre, e lotta con ogni forza per proteggere, attraverso la dolcezza, il dono più prezioso che si possa avere, una figlia.

Buon viaggio!

Planetario

20.00

Lasciare un segno dentro: questo è il senso più profondo di questa opera, la volontà cioè di essere significativi “dentro” la vita delle persone incontrate. Volontà che qui si realizza, ripercorrendo le tappe della riflessione di una intera vita. Sbalorditiva è la ricchezza di quest’opera: innumerevoli i contributi, le riflessioni, i personaggi, gli episodi affrontati. Ognuno di noi può riconoscere e riconoscersi, può rintracciare spunti ed elaborare idee.  Vitalità, speranza, lotta e ricchezza: quattro buoni motivi per tutti noi, per iniziare una avventura della mente e del cuore.   Questa opera è dunque vitale, perché nasce dalla necessità di dare senso e significato alla vita e chiunque la leggerà, al termine non sarà mai più uguale a se stesso: la lettura di questo libro lascerà un segno dentro, attraverso il realismo della cultura, che si fa vita.

Dispiegarsi

12.00

Accartocciati. È così che ci si ritrova, a volte. Succede. Accade in un attimo oppure in molto tempo, ma senza accorgercene l’anima si stropiccia e si crepa. Allora è necessario scendere in profondità, andare a guardare negli occhi il perché, per poi poter riemergere e, finalmente, dispiegarsi.

Racconti diVini 2021

13.00

Il vino è l’argomento che lega i racconti presenti in questa raccolta, leggi i 10 migliori dell’edizione 2021 del concorso letterario Racconti diVini. Maniere differenti di interpretare un mondo legato alle singole e personali esperienze e ai diversi luoghi di provenienza degli autori. Storie appassionanti, da leggere tutte d’un sorso. ​

Erasmo da Otranto

13.00

Cosa può significare avere trent’anni e nell’animo la sensazione di essere imprigionati dentro se stessi, con il folle desiderio di volare lontano? Ce lo racconta Erasmo, trentenne salentino, che, reagendo alla propria crisi esistenziale, lascia il suo paesino per andare a convivere con il suo amico Gianni, a Lecce. Lì conosce Elena, con cui vivrà una storia, dolceamara ed intensa sin dall’inizio, come le dolorose e piene passioni che hanno una fatale data di scadenza; è il mese di settembre a rappresentare il cambiamento per entrambi: lei partirà per andare a studiare a Bologna e lui per un giro del mondo.
Oltre a viaggiare, Erasmo sogna di scrivere un libro, che invia durante alcune tappe significative, sotto forma di e-mail, al suo amico Gianni.
Le sue storie sono il racconto di un’anima che ha voluto spezzare il rassicurante cordone ombelicale che tiene ancorati alle proprie certezze, per mettere tutto in discussione. È, questo libro, il racconto di una scommessa continua, del tentativo di vivere un sogno, capace forse di innalzare, regalando ebbrezza di volo e uno sguardo più lontano.
Quello che nessuno può però aspettarsi è l’emergenza della pandemia globale, che costringe Erasmo ed Elena a interrompere prematuramente i loro progetti di vita e a ritornare in Salento.
Che cosa succederà alla loro storia?

L’amore è vita

12.00

Il libro nasce con l’intento di raccontare la Milano di oggi e quello che questa città rappresenta per migliaia di donne, uomini e giovani che la scelgono ogni giorno, immaginando quello che potrà diventare. Una Milano che sarà̀ sempre più attenta alla salute e al benessere di tutti i suoi cittadini, che saprà̀ consolidare quel senso di comunità̀ che è proprio dei milanesi e infine protesa verso il raggiungimento di una completa sostenibilità̀. Un concetto, questo espresso dalla filosofia della città in 15 minuti, di una nuova vocazione economica affidabile e in forte ascesa e di un nuovo modello sanitario e socio assistenziale domiciliare e territoriale vicino, chiaro e completo che accompagni e sostenga i suoi cittadini in tutte le fasi della loro vita, per permettere loro di raggiungere davvero un “buon vivere”. Sarà, infatti, la costruzione di un’offerta che abbia come cardine l’elevata qualità̀ della vita a garantire a Milano la forza necessaria per mantenere la sua attrattività nella competizione globale. 

Ad aprire il testo è un’introduzione a firma di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, che racconta la complessità del ruolo dei Sindaci italiani e la necessità di approfondire le tematiche di questo libro, fondamentali per l’evoluzione delle città . La postfazione, invece, è scritta dal Sindaco Beppe Sala, che illustra la situazione di Milano e la missione del suo prossimo mandato.

Il buon vivere

15.00

Il libro nasce con l’intento di raccontare la Milano di oggi e quello che questa città rappresenta per migliaia di donne, uomini e giovani che la scelgono ogni giorno, immaginando quello che potrà diventare. Una Milano che sarà̀ sempre più attenta alla salute e al benessere di tutti i suoi cittadini, che saprà̀ consolidare quel senso di comunità̀ che è proprio dei milanesi e infine protesa verso il raggiungimento di una completa sostenibilità̀. Un concetto, questo espresso dalla filosofia della città in 15 minuti, di una nuova vocazione economica affidabile e in forte ascesa e di un nuovo modello sanitario e socio assistenziale domiciliare e territoriale vicino, chiaro e completo che accompagni e sostenga i suoi cittadini in tutte le fasi della loro vita, per permettere loro di raggiungere davvero un “buon vivere”. Sarà, infatti, la costruzione di un’offerta che abbia come cardine l’elevata qualità̀ della vita a garantire a Milano la forza necessaria per mantenere la sua attrattività nella competizione globale.
Ad aprire il testo è un’introduzione a firma di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, che racconta la complessità del ruolo dei Sindaci italiani e la necessità di approfondire le tematiche di questo libro, fondamentali per l’evoluzione delle città . La postfazione, invece, è scritta dal Sindaco Beppe Sala, che illustra la situazione di Milano e la missione del suo prossimo mandato.

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