The Peek a boo Pig
€15.00Il Peekaboo Pig vuole sorprendere i suoi amici, ma è troppo grande! Troverà mai un modo?!
The Peekaboo Pig wants to surprise his friends, but he’s too big! Will he ever find a way?!
€18.00
THE PEEK-A-BOO PIGGY WANTS NOTHING MORE THAN TO WIN FIRST PRIZE FOR “BEST COSTUME” AT THE DUCK’S ANNUAL HALLOWEEN PARTY, BUT IS HIS IDEA TOO TRICKY?
Riuscirà il maialino Cucù a vincere il premio per il costume più bello?
Il Peekaboo Pig vuole sorprendere i suoi amici, ma è troppo grande! Troverà mai un modo?!
The Peekaboo Pig wants to surprise his friends, but he’s too big! Will he ever find a way?!
Il mio nome è Gianluca, da oggi al 24 dicembre avrò alcuni compiti da svolgere o alcune regole da rispettare, altrimenti da Babbo Natale non riceverò nessun dono. Vuoi aiutarmi?
Ricordati però: sono le persone e non giochi a rendere la vita meravigliosa… allora corri a dare un bacio o un abbraccio a tutte le persone a cui vuoi bene!
Quaderno da colorare per bambini curiosi
Questo quaderno da colorare ritrae i punti più belli della nostra città e serve per far conoscere, attraverso il gioco, il nostro territorio ai bambini ospiti ma anche ai bambini del posto, che potranno divertirsi a colorare i luoghi a loro più familiari. Al centro, una mappa guiderà i più piccoli alla ricerca dei monumenti che hanno colorato e non solo. Sono riportate anche poche semplici informazioni che rendono questo quaderno utile e funzionale oltre che divertente: strade principali, parchi giochi, paesi limitrofi, prodotti tipici.
Questo progetto nasce dall’idea di una mamma di Martina Franca e della sua piccola Gaia, fonte inesauribile di ispirazione.
This coloring book depicts the best of our town’s beauties and through the game It helps to make our territory known to children guests and to local children too, so that they’ll have fun coloring the places they are already familiar to. In the center, a map will guide the little ones, looking for the monuments they have colored and much more! A few simple information is reported too and that makes this notebook useful and functional, as well as fun: main roads, playgrounds, neighboring towns,. typical products.
This project was born from the idea of a Martina Franca’s mom and her little daughter Gaia, inexhaustible source of inspiration.
Dalia decise di trovare il suo posto, lontano da tutti e due i mondi, in quella regione di confine posta a metà fra la luce e l’ombra.
Là dove poteva essere sé stessa, un po’ buona e un po’ cattiva, un po’ fata e un po’ strega, un po’ principessa e un po’ piratessa.
Dove le storie non seguivano mai un copione.
Giacomo e Mariadele hanno un segreto: riescono a varcare la barriera dell’immaginazione e a raggiungere il Bar dei sogni per incontrare la loro amata nonna. In questo luogo sereno possono vivere insieme a lei esperienze passate ma anche nuove. Sogno e realtà si intrecciano, si confondono e si sovrappongono, rendendo tutto (o quasi) possibile!
Questa storia lascia ai piccoli lettori la speranza che si possa davvero mantenere vivo il ricordo di chi non fa più parte della nostra vita, con un pò di fantasia e tanto divertimento.
Il Bar dei sogni sostiene la ricerca A.I.E.N.P , scopri di più sul progetto:
“Ho cercato con determinazione e caparbietà il modo per pubblicare questa storia. Con il Bar dei sogni sono riuscita a trasformare il dolore e veicolarlo in qualcosa di utile, bello ed eterno.
Durante il lockdown mia madre è stata colpita da una malattia cosiddetta rara, ovvero che colpisce poche pochissime persone.
Una sera ho iniziato a raccontare una storia ai miei bimbi, e mano a mano annotavo le idee e le immagini che mi venivano in mente, mentre la malattia di mamma avanzava inesorabile e dilaniava una famiglia intera con il dolore che portava con se.
Qualche tempo dopo ho ripreso quella nota. L’ho riletta, mi piaceva. L’ho modificata, e l’ho messa su in file word. “E ora, che faccio?”, pensavo. Era lì sul pc, la aprivo e la rileggevo di continuo. Dovevo darle un “senso”.
È così il viaggio è iniziato. Ho contattato una consulente letteraria che mi ha aiutato a dare alla storia un’impronta meno personale e una fruibilità di più ampio respiro, adattandola a qualunque forma di distacco e di perdita.
Ho poi condiviso la storia con l’Aienp (Associazione Italiana Encefaloptie da prioni), con l’intento di “mettere a servizio” dell’associazione il mio testo, per la sensibilizzazione sulle malattie rare.
Ho così iniziato ad affacciarmi nel mondo dell’editoria. Ho visitato fiere del libro, stretto mani, mandato email, creato contatti. Dovevo cercare un editore che volesse credere nel mio progetto.
Il passo successivo è stato quello di cercare lo stile giusto per le illustrazioni della mia storia. Il giorno in cui ho visionato il portfolio di Cristina Spagarino non ho avuto dubbi, l’avevo trovata.
Così le ho proposto di salire a bordo e abbiamo continuato la ricerca.
Poi un giorno, è arrivata la proposta di Paolo Giacovelli.
Da un grande dolore si è aperto così il varco di un’avventura bellissima.
La pubblicazione del Bar dei sogni è l’occasione per poter parlare di malattie rare, di cui si parla sempre troppo poco perché – banalmente purtroppo – interessa a pochi.
Le malattie rare non sono solo brutte (come tutte malattie) ma tolgono l’elemento essenziale che serve sempre per poter lottare fino alla fine: la Speranza.
Quella solitudine e quel senso di incertezza che accompagnano le persone affette da malattie rare e i loro caregiver fa paura, terrorizza, e talvolta crea imbarazzo.
Ma purtroppo fa parte della VITA, e allora io credo che sia bene combattere quella paura e quella vergogna, e condividere una esperienza che può essere di aiuto, e perché no, di esempio.
Grazie, grazie di cuore a chi vorrà sostenere il mio progetto e a chi fa e farà parte della mia piccola battaglia.”
Crisa
Il paese sottovoce è la storia di Luciano, un bambino che vive a Gridacittà, un paese dove tutto è rumoroso e il frastuono regna ovunque. Un giorno, per caso, si troverà catapultato in un mondo dove invece tutto è sussurrato e l’udito non è il senso più sviluppato.
Il paese sottovoce è una fiaba delicata, che invita all’ascolto non necessariamente con l’udito ma con il cuore.
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