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Racconti Divini
Concorso letterario
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l viaggio servito è molto più di un semplice diario di viaggio: è l’inizio di una storia.
Quando Nico e Raffi si sono incontrati, non avrebbero mai immaginato quanto un’avventura potesse avvicinarli, rivelare il meglio di loro stessi e sfidarli a riscoprirsi continuamente. Il viaggio servito è il racconto di due anime che, attraverso luoghi e culture lontane, hanno imparato a conoscersi davvero, in un dialogo fatto di chilometri, risate, silenzi e scoperte.
Questo libro invita anche te a partire, ad ascoltare la tua strada e a lasciarti trasformare; che questa sia anche solo a 10 km da casa non è importante. Se sei alla ricerca di risposte o semplicemente curioso di vivere attraverso gli occhi di altri, qui troverai un’esperienza che potrebbe cambiare il tuo modo di vedere il mondo… e te stesso.
1993, Cava dei Normanni, un paesino della provincia di Agrigento dove è nata e vissuta fino all’età di 25 anni Anna Basile. Famiglia legata alle tradizioni, lei si trasferisce per lavoro: le è stato affidato un incarico di maestra elementare a Garbizzòlo sul Brenta, un sonnolento luogo della provincia veneta adagiato tra Venezia e Padova.
Il ritorno a casa per le festività natalizie le fa ritrovare il calore delle persone care, dopo i primi difficili mesi trascorsi nel tentativo di immergersi nella nuova vita. Durante quel breve soggiorno, un episodio dai tratti cupi le rivelerà un patto indissolubile della sua famiglia con Don Saverio Mancuso, notabile di Cava. Quel momento accende in lei una consapevolezza nuova della sua esistenza.
Il ritorno al nord e lo svelare alcuni segreti inconfessabili a Fabrizio, il suo ragazzo, in seguito la indurranno a una complicata scelta di vita.
Ho scelto di raccontare la mia vita
perché il viaggio più bello è dentro di te:
devi cercarlo e una volta che l’hai trovato quella parte di te che non conosci
ti farà apparire tutto più chiaro.
“Ma poi dove vanno i palloncini che volano via?” Marco, sulle ali di un unicorno, intraprende il suo viaggio tra fantasia e realtà. “Bastano i colori dell’arcobaleno, il profumo dei biscotti, la fantasia dei bambini.
La felicità è tutta qui.” “Non potremmo avere tutti, ma proprio tutti quel che basta per essere felici?”
Una storia nella storia, dove confine e orizzonte si confondono, facendo crollare ogni certezza, al protagonista così come al lettore.
Un percorso alla scoperta di quelle verità nascoste dietro il bagliore di molteplici illusioni, che porterà alla luce realtà del tutto diverse e inaspettate.
Come si fa a capire cos’è davvero reale? Cos’è che rende il confine un orizzonte?
In una Bassa insolita si dipanano ventitré racconti, ventitré storie singolari, tutte accomunate da un qualcosa di profondamente legato alla dimensione terrena eppure a tratti incorporeo, impalpabile, disseminato di eventi che lasciano spesso tra il sorriso e la meditazione. Il lettore diventa immaginario amico e destinatario della narrazione, in una atmosfera che ha come sfondo una naturale complicità. La nebbia cela, nasconde, impedisce di scorgere con esattezza i contorni delle cose e dei fatti, ma così costringe a guardarci dentro, a farci domande, a scoprire inconsapevolmente chi siamo o chi siamo stati. E in questa nebbia scorre il fiume che accompagna la nostra vita e i suoi pensieri, in un divenire che non sai mai bene se renda felici, malinconici o semplicemente vivi.
I racconti e le storie sul vino sono come le sue sfumature: infinite e uniche. Ogni racconto è un’emozione da assaporare, un ricordo da custodire. Dai vitigni antichi alle tecniche di vinificazione più innovative, ogni bottiglia è un piccolo capolavoro, frutto di passione e dedizione. Alla stessa maniera queste venti narrazioni personalizzate dalla penna di altrettanti autori cercano il modo di farci assaporare le parole un sorso alla volta.
E CON QUALE STUPORE QUELL’ESERCITO PROFESSIONISTA VEDE MOMMEO PIRATA E LA VECCHINA LUPO DI MARE ALZARSI SGOCCIANDO SANGUE CHE È SOLO TRUCCO E MASCHERATA! CON QUALE MERAVIGLIA VEDONO I MORTI SPIANARE LE ARMI E FARE FUOCO!
Mommeo dimonio che per il mondo va a far disastri, si fa marinaio, soldato, novizio e altri mille. La voce sferraglia lamine e ruote dentate ed è rapinoso il passo, come nel folto ombroso il predatore dietro alla preda. Gli viene, la sua malvagità assassina, dall’impegno di guastatore, dall’esercitata perizia di imbroglione, dall’arte sua, insomma, che è simulazione, menzogna e ingannamento. A lui, arrogante dimonio, capitò di scoprire il segreto del quadro di Antonello da Messina.