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racconti

L’arte della mancanza. Nessuno escluso. Con le poesie di Raffaele Donato

17.00

La mancanza. Carenza o desiderio? Monotonia o diversità? Dolore o rinascita? Attraverso questi racconti la mancanza verrà sezionata e scoperta, coccolata e annientata fino ad arrivare ad entrare a grandi falcate nelle vite dei personaggi. Attraverso i loro travolgenti occhi cartacei scopriremo l’assenza, quest’arte infinita e informe che ci accomuna tutti sin dal primo respiro. Esseri piccoli in un universo incredibilmente grande si sentono svantaggiati in partenza e sperano di colmare il vuoto che li attanaglia poiché tutto il resto, la realtà, è pienezza. Non importa dove l’uomo sia collocato all’interno del tempo o della realtà, perché il suo essere trascende le trame di questi gettandosi a braccia aperte verso il dolore più profondo.

50 domande + 1 – Sopravvivenza di mamme e papà curiosi

17.00

Se non sai spiegare una cosa ad un bambino allora non ha hai capito nulla, la paternità di questa frase è incerta e forse non faceva proprio così ma è una grande verità e un ottimo punto di partenza per tuffarti nelle 50 domande (ma ce ne sarebbero centinaia) che i miei figli mi hanno fatto nelle gite in montagna (e non solo).
Un libro da condividere e leggere insieme!

L’orizzonte oltre il confine

19.00

«La storia verosimile di tutti noi. Anche la tua»

Una storia nella storia, dove confine e orizzonte si confondono, facendo crollare ogni certezza, al protagonista così come al lettore.

Un percorso alla scoperta di quelle verità nascoste dietro il bagliore di molteplici illusioni, che porterà alla luce realtà del tutto diverse e inaspettate.

Come si fa a capire cos’è davvero reale? Cos’è che rende il confine un orizzonte?

Storie di nebbia e altre cose poco chiare

17.00

In una Bassa insolita si dipanano ventitré racconti, ventitré storie singolari, tutte accomunate da un qualcosa di profondamente legato alla dimensione terrena eppure a tratti incorporeo, impalpabile, disseminato di eventi che lasciano spesso tra il sorriso e la meditazione. Il lettore diventa immaginario amico e destinatario della narrazione, in una atmosfera che ha come sfondo una naturale complicità. La nebbia cela, nasconde, impedisce di scorgere con esattezza i contorni delle cose e dei fatti, ma così costringe a guardarci dentro, a farci domande, a scoprire inconsapevolmente chi siamo o chi siamo stati. E in questa nebbia scorre il fiume che accompagna la nostra vita e i suoi pensieri, in un divenire che non sai mai bene se renda felici, malinconici o semplicemente vivi.