Raccolta di racconti

La scuola oltre

14.00

“Come onda valico la profondità degli abissi e riemergo… sbatto, mi affanno, agito… le emozioni e… mi ricreo. Ora sono bolla d’aria e mi riscopro nella profondità del mio desio.”

Ente Demetra
Lavoriamo su un’idea: diverrò storia perché sono mondo, sono lavoro, sono energia, sono destino ed abito l’oggi storia e il domani futuro. Lavorare sul loro potenziale è sfida, lavorare sulla didattica per competenze è studio; declinare in abilità le conoscenze è finalità; motivare è la misura della nostra crescita. Viviamo ponendo lo studente al centro del nostro ambiente di apprendimento e in loro crediamo affidandoli responsabilità, progettualità, assunzione di stili e metodi di acquisizione e li proiettiamo verso l’idea di futuro. Piccoli uomini che vogliamo si alzino e spicchino il volo. L’obbligo formativo è la svolta nel panorama di istruzione e di formazione professionale: riconosce la debolezza; costruisce l’identità; eleva il potenziale; arricchisce la personalità; accompagna verso l’autonomina di divenire IO. Siamo un modello organizzato, adottiamo metodologie didattiche idonee a favorire l’intreccio tra area di istruzione e area di indirizzo: proponiamo didattica speciale e proponiamo esperienze laboratoriali e di vita in contesti operativi che entusiasmano, rafforzano, sospingono al raggiungimento della qualifica professionale. Io essere umano; io artista… io in ciò che faccio.

Dott.ssa Imma Cassese
L.R. – Direttore Ente Demetra

Racconti diVini 2023

13.00

Il vino, mai come questa volta, è il racconto della vita.
Quella degli autori, che si sono messi in gioco e hanno trasformato e fatto fermentare le proprie idee sotto forma di parole. Che in questo libro di racconti sono state messe insieme per il piacere di chi legge.

Oltre il buio

15.00

Quattordici racconti in cui il potere delle parole si fa guida nella lotta contro un nemico invisibile: la depressione. Attraverso storie toccanti e vere, esploriamo la forza interiore e la resilienza di chi affronta il mostro nascosto sotto il letto della mente. Un invito a parlare senza timore, a rompere il silenzio e a trovare la via verso la luce, nella speranza di ispirare chi ancora si nasconde nell’oscurità.

Questo taccuino

15.00

Il tempo. Per tutti è sempre poco. Per ogni scrittore pochissimo. Sì perché la passione per la scrittura deve scontrarsi poi sempre con mille impegni tra lavoro, famiglia, spese, progetti…
E allora come si fa? Rinunciare a scrivere? Accettare il silenzio della penna e di tutti i colori della propria anima d’artista? In pratica l’abisso senza fondo, la morte dell’arte stessa.
Da questo problema, cercando una soluzione nasce il libro. Questo taccuino, ma davvero questo che vedi e che forse leggerai.
Un semplice regalo per un giovane autore senza tempo, poche pagine bianche da riempire con rapidi appunti. Ma di qui il miracolo: nuove piccole storie in fiore che prendono a crescere sempre di più, sempre di più fino alla fine. Sette storie.
Ecco la genesi del libro. E non solo. Perché il taccuino resta. La fine non è vera. Dopo l’ultima storia ecco per te delle pagine bianche. Ora il taccuino è tuo. Perché non ci provi? Scrivere, buttare fuori pensieri e storie. Vincere la sfida del tempo per lasciare qualcosa di te.

Perché non ci provi con questo taccuino?

Un gelato al gelsomino

13.00

Come dice Chaim Potòk, “Le storie sono la memoria del mondo” per cui non ci si stancherà mai di raccontare storie e di ascoltarle.

Se c’è un filo rosso che lega questi racconti, è l’inquietudine e il dubbio che a volte sfocia nella sconfitta, altre volte nell’eroismo.
Alcune situazioni pongono i personaggi davanti a scelte spesso difficili, che però bisogna fare per continuare a vivere con dignità.

I giovani sanno dire di no alla violenza, si può scegliere di resistere alle tentazioni, è difficile vincere la nostalgia, non è vero che la vecchiaia puzza, il rapporto di coppia non è mai facile.
È profondamente vero che a volte manca il coraggio di affrontare la vita.
La potenza della narrazione può dare il coraggio di tollerare anche la peggiore sofferenza.
La solitudine fa paura, bisogna riscoprire la solidarietà.
La fede in Dio può vincere la morte.
Naturalmente, nomi e situazioni dei racconti di questo libro sono di mia invenzione.

Now

15.00

Questo volume raccoglie scatti fotografici, racconti e riflessioni elaborate nel corso di un progetto di formazione rivolto a ragazzi poco più che maggiorenni. Un laboratorio di espressione personale  che, attraverso la fotografia e la videoripresa, potesse offrire a tutti loro la possibilità di esprimere il proprio modo di essere e la propria individualità.
I ragazzi hanno raccontato le loro storie, in una perfetta espressione borderline tra il vero e l’immaginario, in continua alternanza tra la narrazione del passato, la semplice rappresentazione del presente ed una visione quasi filmica del futuro. Gli scatti che li ritraggono sono tutti realizzati dagli stessi ragazzi, attraverso sperimentazioni informali, in bilico tra la spontaneità e la ricerca di un’immagine personale, voluta e costruita, che dovesse accompagnare le loro storie come la locandina di un film. Un esperimento di narrazione dove si perde il confine tra l’attimo di uno scatto che ferma il presente ed una libera interpretazione del sogno che disegna il futuro, come fossero “prove tecniche di immaginazione”.
Attraverso la fotografia ed il racconto sono stati messi a fuoco due differenti aspetti: quello che attiene al presente, vissuto come condizione contingente imposta dall’assetto provvisorio del mondo esterno, e quella del futuro che prende forma nel labirinto dell’immaginazione.
Immaginare è un esercizio che non coinvolge soltanto la sfera emotiva ma anche la razionalità. Il linguaggio delle immagini sottoposte alla percezione visiva non inibisce i meccanismi di rielaborazione e, a volte, innesca un nuovo processo generativo di pensieri e progetti. E’ questo l’obiettivo, nobile e necessario, che vorremmo affidare ai giovani, in una società che sembra essersi smarrita tra gli schemi virtuali e dove il culto dell’immagine esalta solo una visione artefatta e omologata della realtà.
Il libro propone interessanti riflessioni sul potenziale comunicativo della fotografia come linguaggio complementare rispetto a quello delle parole e coniugato con le molteplici espressioni culturali e sociali offerte dal cinema, dalla scrittura e dal web.

Scarpe

13.00

È un lavoro le cui radici affondano nella poesia visiva e nel libro d’artista. Il concept del libro indaga lo sviluppo delle scarpe durante i secoli e in particolare l’utilizzo che né fa il più famoso artista al mondo, attraverso gli occhi di tre filosofi.

Milano città di passaggio o di nuove radici? 2021

15.00

“Non sembra di essere a Milano!” Quante volte abbiamo ascoltato queste parole? Le pronunciano tutti, milanesi di nascita e persone venute da fuori, stupiti per la meraviglia dei tanti luoghi magici che la metropoli nota al mondo per la moda, il business, il traffico e i grattacieli custodisce silenziosa. Pensare a nuove radici significa anche questo! Autori da tutta Italia hanno provato a mettere nero su bianco questo tema. Un caleidoscopio di punti di vista per raccontare la città di Milano di ieri e di oggi, con uno sguardo fisso sul domani.

I racconti della milza

13.00

L’equivalente di tanti globuli rossi, per dar forza ad una giornata, ad un momento di solitudine, per non avere un’indole socialmente anemica, pallida. Per dare una difesa immunitaria nonostante le cattiverie, le falsità, le delusioni in cui ci imbattiamo ogni giorno… Ed ogni qualvolta questi racconti verranno letti, ovunque io sia, io sarò con voi e voi con me.

Racconti Divini 2017

13.00

Il vino è l’argomento che lega i racconti presenti in questa raccolta, leggi i 10 migliori dell’edizione 2017 del concorso letterario Racconti diVini. Maniere differenti di interpretare un mondo legato alle singole e personali esperienze e ai diversi luoghi di provenienza degli autori. Storie appassionanti, da leggere tutte d’un sorso. ​

Locorotondo: il rumore dei ricordi

15.00
L’opera rappresenta un racconto per foto e immagini di una estate a Locorotondo. Due, su tutti, gli eventi che colorano il paesino della Valle d’Itria: il Locus Festival e la festa patronale di San Rocco, chiusa con i fuochi pirotecnici. Da qui si sviluppa il racconto dell’autore, che propone la propria visione del paese.​ 
Caro Lettore, custodisci tutti questi ricordi e sfogliali uno alla volta, soprattutto quando la vita ti metterà alla prova. Non aver paura perché, come è stato per me, per tutti ci sarà sempre una ricorrenza da festeggiare e un San Rocco da aspettare.