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Romanzo

Miele nero I legami del Biviere

15.00

Ogni estate, Celeste affronta un interminabile viaggio da Milano a Lentini per far visita a nonna Resìna, con la quale, nonostante gli sforzi, non entra del tutto in sintonia. Resìna è una donna eccentrica che pare nasconda molti segreti.
Un giorno, nell’ora del crepuscolo, Celeste vede Miele dalla finestra: un tipino sopra le righe che suona un flauto di legno, accompagnandosi con un bicchiere di buon vino tra una nota stonata e l’altra. In città tutti sembrano conoscerlo, eppure nessuno sa dire se sia maschio o femmina. L’unica cosa certa è che viene dai dintorni del Biviere, un lago attorno al quale circolano leggende agghiaccianti.
Gli amici cercano di dissuadere Celeste dall’avventurarsi fino alle rive del lago con Miele, ma un gioco di attrazione e repulsione ha già avuto inizio.
Celeste dovrà fare i conti con il trauma che le impedisce di disegnare sorrisi sinceri ogni volta che mette piede nella città di Lentini, per poi scoprire tutta la forza che si nasconde tra le crepe di un corpo rotto.

Appuntamento alle sette

10.90

Questa storia non è la solita storia d’amore. Andremo a un appuntamento con la protagonista, ma non sarà il solito appuntamento. Saremo a Roma, ma non sarà la Roma turistica.
Una storia delicata, raccontata da una penna non ordinaria, autoironica, brillante e sensibile che vi farà passeggiare per la Città Eterna con gli occhi lucidi.

L’ultimo viaggio di Werner Müde

16.00

“Stanotte prenderò idealmente per mano tutte le persone alle quali ho voluto bene e che, a lungo o per poco, a loro volta me ne hanno voluto. Mi restano alcune ore da passare insieme al ricordo della loro compagnia e non voglio perderle: senza di loro non avrei mai potuto conservare quegli occhi da bambino che, nonostante tutto, ho ancora oggi quando suono il pianoforte.”

Per amore di Olga La storia di come sono diventata mamma

15.00

La travagliata storia storia di una coppia che cerca di adottare una bambini bielorussa di nome Olga. La storia di un amore incondizionato di una coppia di genitori verso la loro nuova figlia. Un’unica parola d’ordine “Amore”, quello dei bambini che aspettano il sorriso di qualcuno che li rimetta in pace con un mondo che non hanno scelto, quello di genitori disposti a ogni sacrificio per avere un figlio a cui donare se stessi. E poi l’attesa, la paura di non riuscire, l’angoscia che alla fine diventa felicità. Felicità purissima, urlata a squarciagola perché non c’è emozione più grande dell’essere genitore. Così come non c’è “Amore” più grande di quello che possono darti una madre e un padre.

Nature boy

17.00

Ulisse, finalmente in vacanza al mare nella sua amata Liguria, è un giovane uomo di città dal piglio piuttosto sagace. Dotato di una naturale inclinazione per l’introspezione, mosso dalla curiosità, dai desideri e da un prepotente spirito d’avventura, ma ancora afflitto dal ricordo degli incubi che faceva da bambino, si trova a fare i conti con la propria capacità di discernimento quando, in seguito a un brutto incidente nella notte di Ferragosto su cui indaga la Stradale, si risveglia dal coma completamente al buio.
Sarà un nuovo sogno ricorrente ambientato in una scogliera deserta, sogno in cui Ulisse incontra un giovanotto bellissimo, misterioso e inafferrabile del quale si innamora e che in lui evoca il protagonista della sua canzone preferita di sempre, “Nature boy”, a dargli asilo dalla paura che la cecità cui è costretto non sia, come auspicano i medici e l’infermiere Mauro, temporanea.
L’oscurità amplifica ogni percezione di Ulisse. E la verosimiglianza delle sensazioni provate nei sogni, così come una serie di inspiegabili coincidenze tra essi e la veglia, lo confondono vieppiù. Cosa è successo la notte dell’incidente? Quel ragazzo esiste davvero oppure è solo il frutto dell’immaginazione? Forse, quei sogni e quell’amore impossibile non sono soltanto una via di fuga da una realtà ostile e da un futuro incerto, come suggerisce un vecchio amico di Ulisse, intercettando i suoi sospetti. Forse sono la chiave per comprendere cosa sia accaduto veramente.

Ponti di sutura

19.00

Esther e Lucio hanno in apparenza solo una cosa in comune: l’infelicità. Lei è un’adolescente emarginata, sola e insicura. Lui un quarantenne divorziato, con il vizio dell’alcol e del gioco. Si incontrano dove decidono di farla finita: un vecchio ponte in una zona abbandonata della città. Quando stanno per lanciarsi nel vuoto, i due vengono salvati dalla filosofia. Zenone e Valeria li stanno tenendo d’occhio da tempo, fanno parte di due scuole di pensiero nemiche. I precetti dell’epicureismo e le idee dello stoicismo, proprio come nell’antichità, sono rivali; capitanate da due vecchi amici, divenuti antagonisti. Esther e Lucio imparano a guardare la vita con altri occhi, cambiano il loro modo di agire ma si trovano coinvolti nella faida tra le due dottrine.
Grazie ai legami che intrecciano cercheranno di guarire le ferite del passato ricordando, agli antagonisti ma anche ai lettori, che la comunicazione è uno dei primi insegnamenti per trovare la felicità.

Il falegname

15.00

“Il segreto non è non avere mai un fallimento, mai subire una stroncatura, mai subire una critica, è impossibile non incappare mai in un disastro, in un insuccesso, una sconfitta, il segreto vero è saperlo affrontare quando si presenta, incassare il colpo e riprendersi, leccarsi le ferite, poi proseguire.”

Una storia familiare: i loro volti, le parole, i passi incerti per arrivare al traguardo. E scoprire che non esiste nessun traguardo da raggiungere se non quello di godersi il viaggio, le piccole cose, accogliere la felicità.
Un romanzo delicato, una carezza gentile – quella di un amico – che ricorda al lettore di aprire gli occhi e vivere; insieme a Dario, all’odore del legno e alla semplicità della sua famiglia.

La scomparsa della scarlot di marene

15.00

Che fine ha fatto il dolce con cui il ventenne Bruno Maestri sperava di far colpo sulla ragazza dei suoi sogni? Riusciranno Bruno e i suoi amici a sbrogliare una matassa di coincidenze talmente aggrovigliate da sembrare impossibili? Sullo sfondo degli anni Ottanta, si sviluppa una storia dai contorni esilaranti che scorre fluida fra i sentimenti vulnerabili dei giovani e le preoccupazioni degli adulti. E alla fine ci pensa Maghemàl, un cane immaginario che forse un giorno diventerà un fumetto, a soccorrere il protagonista nei suoi fragili rapporti con le ragazze.

Entanglement

16.00

Giorgio – milanese, sognatore, anticonformista – e Alessandra – brillante manager romana – indagano sulla scomparsa di un amico comune viaggiando tra locali milanesi, città d’arte, musei e necropoli etrusche.

I misteri etruschi diventano metafora del mondo contemporaneo: le necropoli viste come una second-life sotterranea, dove le figure riprodotte nelle tombe sono avatar che sopravvivono alle persone rappresentate per trasmettere ai posteri un profilo degno di memoria.

Entanglement non è un giallo, ma un percorso di conoscenza.  In realtà non esiste un grande complotto, ma solo catene di eventi dei quali tutti siamo, almeno in parte, responsabili.

Chilometri di coraggio

15.00

Serena è una ragazza prima e una donna poi, apparentemente fragile, sognatrice, alla ricerca della sua identità, di stabilità familiare, di un modo per realizzare i suoi sogni. Ha una vita in continua mutazione, un ascensore impazzito che la rimbalza tra nord e sud. Ogni volta è chiamata a ricominciare da capo, tra nuove persone, abitudini e maggiori consapevolezze. La vita la metterà duramente e incessantemente alla prova, tra malattia, maternità, distruzione di sogni, scoppi familiari, costrizioni e solitudine. Serena, tuttavia, fa della sua storia una battaglia all’ipocrisia, strappandosi di dosso i vestiti della costrizione, senza inchinarsi mai al sacrificio della sua gioia interiore. Fa della sua vita una lotta ostinata e incessante, fino ad arrivare svelare alcuni segreti sulla nostra vita, delle chiavi che ci consentono di superare ogni ostacolo, di parlare a noi stessi e non perdere mai di vista la luce dei nostri obiettivi.

 

I sentieri di Zoe

13.00

“I sentieri di Zoe” è un breve romanzo-diario, ambientato ad Acquaforte, un ipotetico paesino di montagna dalla tipica mentalità ristretta. La giovane Zoe vive e soffre in questa piccola realtà soffocante, dove spiccano figure come la vecchia Adele, a suo dire capace di parlare con le anime dei defunti, o il gruppo anonimo di anziani, presenza tradizionale in ogni bar che si rispetti.
Zoe decide di scappare e di trasferirsi in una grande città. Ma dopo anni tornano i fantasmi del passato…

Il grande Iuba

13.00

“Io invece dico che Iuba è una parola che non esiste. L’ho inventata io. È nata per errore. Non significa nulla e per questo ha un’infinità di significati. La prima volta l’ho pronunciata alla morte di mio padre ed è subito riuscita a farmi stare meglio. Poi è divenuta qualcos’altro: una carezza inaspettata, un’esplosione di emozioni. Il mio inno alla libertà!”

Prof infame per te solo lame

15.00
Mentre spiego uno rifà il letto (ordini di mamma, dice).
Altri due sono in pigiama. Un’alunna mi dice che va a prendere il collirio per gli occhi. Un altro segue la lezione in giro per casa alla ricerca del wifi. Uno ha il dito rotto da tre mesi e non può scrivere. Uno si collega dal giardino perché dice che in casa non ci sono stanze libere. Il suo amico è sul balcone perché in casa non prende internet. A un altro suonano sempre il campanello e deve andare a vedere chi è. Ci mette dagli otto ai quindici minuti ogni volta. E anche io mi domando chi è che suona sempre al mio studente quando fa lezione con me. Che poi non si può nemmeno uscire di casa. So che un suo compagno abita di fronte a lui, allora gli chiedo di controllare dalla finestra e fare la spia.
Quello più cattivo ha escogitato una cosa diabolica: ha messo la webcam di fronte alla tv. Vedo le sue partite alla play. Sta giocando la Champions con il Frosinone. Quando segna, gli omini esultano facendomi il medio.
Un giorno è comparsa la bidella alle 8 in punto. Dice che il Preside le ha detto di controllare assenze e ritardatari.
“Perché tanto non abbiamo niente da fare”, dice. Ha anche cominciato a seguire le lezioni, ogni tanto alza pure la mano. Sulle capitali va fortissimo.
Gol del Frosinone. Ha segnato Fermolla al 52’.

Binario 11

15.00

Due personaggi, un uomo e una donna si perdono, si incontrano e si inseguono su e giù per l’Italia in una folle storia d’amore negli anni antecedenti all’uso del cellulare, tra telefonate interrotte, portieri d’albergo, treni persi o in ritardo, reminiscenze letterarie. All’interno dei racconti del ferroviere e della donna dai capelli neri si intrecciano storie secondarie, racconti fantastici, aneddoti storici. Sullo sfondo di una Milano da riscoprire i due protagonisti entrano a far parte di una galleria di personaggi grotteschi, memorie personali, stazioni insignificanti dove il racconto si confonde con la vita.