Filastrocche birichine
€16.00Una storia in filastrocca or ti voglio raccontare. Con le rime sulle labbra per giocare e imparare.
A story in nursery rhymes now i want to tell you. With rhymes on the mouth to play and learn.
€15.00
Fatima vive in un contesto sociale dove “libertà” è solo una parola impronunciabile, essendo figlia del popolo albanese, ostaggio di un dittatore. L’intraprendente ragazza cerca di superare i molti ostacoli dovuti anche al suo essere donna ed a trovare il modo di vivere una vita dignitosa come insegnante. Durante un campo di lavoro scopre che Qamil è il ragazzo che ha rifiutato di sposarla e di sottostare alla tradizione dei matrimoni combinati. La sua vita riceve forti scossoni con l’emigrazione in Italia dei suoi tre figli. Alla morte del marito anche lei vi si trasferisce ma il suo sogno è tornare alle sue radici.
Una storia in filastrocca or ti voglio raccontare. Con le rime sulle labbra per giocare e imparare.
A story in nursery rhymes now i want to tell you. With rhymes on the mouth to play and learn.
Asia indossa una felpa verde, ha gli occhi malinconici, non ha bisogno di mangiare e le piace scrivere pagine di diario.
Amélie non indossa le scarpe, ha lunghi capelli ricci, raccoglie margherite e romanza la vita.
Fino a poco tempo fa si alternavano nella vita di Chiara, che non con poca difficoltà cercava di mantenere ordine tra i pensieri dell’una e dell’altra. Ogni tanto si scontrano ancora sulla porta quando si danno il cambio. Ora hanno iniziato a scambiarsi i vestiti, a confrontarsi sulla vita e cercano di trovare un punto di incontro quando sedute a tavolino tutte insieme imparano a crescere.
Centoventi racconti brevissimi, che si leggono in un minuto. Storie tristi, divertenti, paradossali, ma sempre con un finale inaspettato.
Persone e personaggi, sangue e carne, lacrime e sorrisi, silenzi e rumori assordanti, in una “discesa libera” avvincente e appassionante, si attorcigliano nelle trame di questo romanzo attraverso ricordi, memorie, immagini e sequenze narrative disegnate con estrema eleganza e con una imperturbabile dolcezza, attraverso la descrizione di amori difficili, vite interrotte o mai iniziate che poi, comunque, generano rinascite, luci in fondo al tunnel. Respiri. Vite.
Le figure che si alternano nelle pagine vengono affrescate, contornate e scontornate nelle loro mille sfaccettature. Ci si identifica in un personaggio, poi, di colpo, tutto cambia, quel personaggio viene rigettato, per essere in seguito, di nuovo amato: un rapporto amoroso che l’autrice consuma su pagine e il lettore può vivere nella sua mente letteraria, in un simbiotico rapporto di cambiamenti repentini e inevitabili colpi di scena
Questo libro non è un manuale di storia dell’arte, né un saggio sulla storia della critica d’arte, ma è il grido di tutti i giovani che come me, ormai stanchi della mercificazione impersonale della società virtuale del nostro secolo, vogliono aguzzare lo spirito per fare dell’arte che ci circonda lo specchio per guardare l’anima delle cose. Perché la vita è molto più di quello che appare.
Qual è il peso dell’arte nella nostra vita? Questa è la domanda che mi pongo.
E attraverso le mie parole vorrei trasmettere a tutti che lo scopo supremo dell’Arte è quello di raggiungere la bellezza pura e sublime, la sola che si avvicina a Dio: verità e luce del mondo.
Ho voluto elaborare i miei pensieri in modo semplice, prendendo spunto da ciò che ci circonda ma soprattutto dai bambini, portatori sani di verità. Il mio non è un libro destinato agli addetti ai lavori, per questo il suo linguaggio è chiaro, così da poter avvicinare tutti a il meraviglioso mondo dell’arte che è ovunque.
Quindi per leggere questo libro non bisogna essere degli esperti, ma soltanto dei curiosi che vogliono guardare non semplicemente vedere!
La travagliata storia di una coppia che cerca di adottare una bambina bielorussa di nome Olga.
La storia di un amore incondizionato di una coppia di genitori verso la loro nuova figlia.
Un’unica parola d’ordine «Amore», quello dei bambini che aspettano il sorriso di qualcuno che li rimetta in pace con un mondo che non hanno scelto, quello di genitori disposti a ogni sacrificio per avere un figlio a cui donare se stessi. E poi l’attesa, la paura di non riuscire, l’angoscia che alla fine diventa felicità. Felicità purissima, urlata a squarciagola perché non c’è emozione più grande dell’essere genitore. Così come non c’è «Amore» più grande di quello che possono darti una madre e un padre.
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