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Dopo la tempesta

20.00

Dopo la tempesta” racconta la storia di una bambina che affronta le sue paure, attraversa le sue emozioni e trova il modo per tornare ad essere serena. È un silent book, frutto del concorso letterario internazionale ideato da Crisa La Civita che ha visto vincitore l’illustratore Federico Petrolito. Le immagini non hanno confini e, anche se silenziose, possono suscitare grandi emozioni e spunti di riflessione.

Fiabe in Carrozza

20.00

Fiabe in Carrozza è un viaggio verso un passato profondo, un’immersione nelle acque della tradizione popolare, là dove le parole si tramutano in canti antichi che risuonano nel tempo. Nasce dall’ascolto delle voci che hanno incantato l’infanzia del mondo e dai racconti che celano sotto la cenere un bagliore proto a risplendere. L’eco di voci lontane a cui prestiamo l’orecchio come nelle conchiglie di mare.
Le fiabe rappresentano il ponte magico che ci permette di vivere nel presente con un cuore aperto alla meraviglia, trasformandoci in narratori che custodiscono il tesoro delle storie di un tempo. Ogni fiaba può continuare ad arricchire le nostre vite, se solo abbiamo il coraggio di riscoprirle e condividerle con le nuove generazioni. Danziamo nella luce e nell’ombra, nel labrinto dei giorni, consapevoli che ogni passo è un frammento di un puzzle infinito.

Ops .. via dei gatti

20.00

Via del Corso è pervasa da mille profumi: dall’odore dei caffè e delle brioche nelle prime ore del mattino, all’odore degli arrosti che si diffonde per la strada più tardi. Per non parlare delle frittelle! E i gatti si sa non resistono a certi profumi. Così i micetti vagano per la strada miagolando, in cerca di cibo. Ma con tutti questi gatti qualcuno dà di matto! Non resta che farli catturare. Sarà allora che il cinismo della bella signora Elsa si scontrerà con la tenacia dei protagonisti, Gaia e Leo. I quali cercheranno di mettere in salvo i cuccioli mossi soprattutto dall’apprensione per la signorina Agatina, una donna che nei gatti ha trovato la cura alla sua solitudine.

Tra rapimenti e fuga in mongolfiera, i ragazzi metteranno in atto diversi piani e vivranno mille emozioni.
Ce la faranno a salvare i gatti da un destino ormai segnato? E, soprattutto, riusciranno a mostrare la vera bellezza all’intera comunità?

Educare fa bene alla salute

20.00

Essere sereni e o soddisfatti si può e si deve. Non significa vivere senza regole o eccessi, ma esistere con sobria contenutezza e intelligenza emotiva. A differenza di altri testi e di altri studiosi, Educare fa bene alla salute di Antonella Demola è un vademecum che ci spiega la “forza curativa” della scuola che forma persone pensanti, realizzate e felici. La scuola rimane la più importante agenzia educativa per l’istruzione e la formazione dei giovani in cerca di una nuova collocazione categoriale, a causa della parentesi pandemica, con tutte le conseguenze di un disagio a livello psicologico e sociale che stenta ancora a scomparire.
Questo libro è stato scritto per illustrare una possibile via di uscita dal periodo di grande insicurezza nell’orientamento culturale che stiamo vivendo, mostrando che si può essere persone vincenti anche in un mondo in palese crisi di identità. Ciò non significa ricercare il successo a tutti i costi, ma predisporre i giovani a raggiungere la maturità conoscendo se stessi e il mondo che li circonda. Oltre ad alcune sezioni divulgative e motivazionali, il testo contiene un percorso educativo di sviluppo e di conoscenza del proprio Io, a partire dal riconoscimento e dalla gestione delle proprie emozioni con un metodo che l’Autrice chiama il Metodo dell’alfabetizzazione emotiva. È innegabile che le emozioni e i sentimenti siano alla base dell’apprendimento umano e dell’equilibrio personale, motivo per cui si fa sovente riferimento a evidenze psicologiche, scientifiche e nutrizionali. Altro elemento importante affrontato nel saggio è la possibilità di orientare le nuove generazioni all’ abilità di vivere mirando alla longevità e seguendo i principi e le finalità delle varie educazioni scolastiche, a partire da una educazione alimentare   mediterranea e   salutare, giacché il fine ultimo della persona umana è sì la conoscenza della realtà attraverso lo studio delle discipline, ma anche delle varie educazioni che la scuola propone per la crescita sana e stabile della propria personalità. Quest’ultima deve essere armonica (e non disturbata), altresì orientata a recepire i valori dell’autostima, dell’empatia e della sociabilità.  Essere in armonia con il proprio corpo e la propria mente apre le porte ad una vita più appagata ed esemplare. Diventare nel tempo persone belle, buone e positive non è semplicemente una questione estetica e morale, ma significa potenzialmente migliorare la qualità della nostra esistenza in questo particolare decennio del XXI secolo.

 

CORPORATE FINANCE La finanza d’imprese per le PMI che vogliono crescere

20.00

Il dimensionamento delle nostre PMI è certamente un problema ma un ulteriore punto fondamentale è la mancanza cronica di capitali ed il ricorso continuo alla leva bancaria delle nostre imprese. Bisogna allora trovare strade diverse perchè questo mondo sarà costretto a uscire dal cortile della leva bancaria e della sottocapitalizzazione per andare verso l’orizzonte della leva finanziaria. Obiettivi importanti per raggiungere i quali, le nostre PMI dovranno acquisire competenze innovative di corporate finance.
Ecco il motivo di questo libro: aprire una finestra strategica sulle nuove prospettive, ordinarie e straordinarie, della finanza d’impresa per aiutare le PMI e il loro management a costruire orizzonti di crescita nel lungo periodo.

Un tee shot lungo una vita

20.00

Il protagonista vero vorrei che fosse lui, il golf, soprattutto lui con le sue qualità ed i suoi stupendi insegnamenti, con i suoi grandi personaggi a cui mi sono ispirato per cercare di diventare un uomo migliore ed un professionista di golf più capace.
Ho sempre evitato di perdere tempo per la voglia di raggiungere nuovi obiettivi e mi piace pensare che, cimentandomi nel racconto, possa trovare una nuova motivazione per realizzare ancora qualcosa di bello, qualcosa che magari mi è sfuggito e che spero di riscoprire tra le parole che andrò a scrivere.
Non è mia intenzione pensare ad una vera e propria autobiografia. Comprendo in fondo l’inadeguatezza di chi vuole raccontarsi sapendo già di non aver inventato la ruota e nemmeno di aver scoperto qualcosa che ha cambiato le sorti dell’umanità.
Che senso poi avrebbe… sono semplicemente un uomo che ha realizzato il sogno che aveva sin da bambino. Un uomo fortunato e credo fortemente che io debba restituire al golf tutto ciò che mi è possibile, per il tanto bene che ha prodotto nella mia vita; ho bisogno di farlo per un fortissimo senso di gratitudine, di riconoscenza nei suoi confronti e so già che sarò sempre in debito.
Ecco, mi piace di più pensare di essere semplicemente un suo tramite per farsi conoscere, con le sue bellissime oggettive qualità, quelle che magari sfuggono a chi non ha avuto la fortuna di viverlo nella sua interezza come il sottoscritto.

Il grande gioco

19.90

Parte Prima: la Promessa

Cosa è il Grande Gioco e perché ne siamo tutti dentro?

Abbiamo affrontato una crisi epocale come la pandemia e, quando ne siamo usciti, ci siamo accorti che avevamo partecipato al più grande esperimento sociale della Storia: per molti mesi, 5 miliardi di persone erano rimaste a casa e avevano fatto business, affetti e relazioni solo digitalmente. Avevamo superato l’ultimo miglio, la vera fine del XX Secolo. L’avvento dell’era della Rete, dell’IA e della velocità, ma anche l’era delle nuove guerre e della fine del precedente ordine globale.

Cosa fare allora? A partire da un indice innovativo da leggere “tutto d’un fiato”, questo libro è il primo di una trilogia che vuole esplorare gli scenari evolutivi incerti e le reti che legano persone, imprese, professionisti, manager, governi, Istituzioni, finanza e tecnologia nel mondo del Grande Gioco.

Tutto questo per capire quali sono le consapevolezze possibili per essere pronti alla sfida straordinaria della “Promessa” del mondo del Grande Gioco. D’altra parte, come diceva Einstein, per ottenere risultati differenti bisogna fare cose differenti.

Ma, soprattutto, bisogna imparare a giocare al Grande Gioco.

Parlami di Giulio

19.00
Mattia torna in Italia dopo una deludente esperienza amorosa in Germania, desideroso di ricominciare a insegnare. Durante le nozze di suo fratello incontra la cugina Francesca, intrappolata in un drammatico matrimonio con Giulio, gravemente malato. La loro relazione si intensifica quando Francesca abbandona Giulio e si rifugia da Mattia, ma il loro legame è presto messo alla prova da un tragico evento. Dopo un omicidio e il rischio di un ricatto, Mattia si ritrova coinvolto in un oscuro complotto ordito da una casa farmaceutica, Azimuth, che cerca di silenziare un ricercatore che potrebbe rivelare la verità su una cura miracolosa. Con il destino di Francesca e la propria vita in bilico, Mattia intraprende una fuga disperata per fermare Azimuth, affrontando dilemmi esistenziali e insidie mortali che lo porteranno a una scelta conclusiva e inaspettata.

Codice Stradivari

19.00

Dicembre 2022 – Doveva essere il Natale perfetto insieme a Caterina, ma Jacques Damato non ha fatto i conti con l’improvviso rapimento di un importante deputato della Repubblica Italiana. Il suo capo, infatti, lo incarica del caso e lo spedisce a Verona per tentare di ritrovarlo. Jacques non ha dubbi: il rapimento su cui sta indagando non ha un movente economico. Il politico celava infatti un misterioso segreto: l’enigma che condurrebbe alla ambita formula segreta di Antonio Stradivari che fu riportata alla luce nel 1869, direttamente dai resti della tomba del Maestro cremonese, prima di giungere ai giorni nostri. È solo l’inizio di un incubo. Damato non deve solo fronteggiare una serie di convulsi accadimenti che si susseguono incalzanti, ma anche contrastare un letale avversario rischiando la sua stessa vita.

Il paese sottovoce

19.00

Il paese sottovoce è la storia di Luciano, un bambino che vive a Gridacittà, un paese dove tutto è rumoroso e il frastuono regna ovunque. Un giorno, per caso, si troverà catapultato in un mondo dove invece tutto è sussurrato e l’udito non è il senso più sviluppato.
Il paese sottovoce è una fiaba delicata, che invita all’ascolto non necessariamente con l’udito ma con il cuore.

Antropofagia

19.00

Il governo italiano ha appena decretato la fine dello stato di emergenza legato al Coronavirus. Ulrico Niemand è un informatico che si aggira da solo per le strade di Milano. l’incontro casuale con due ragazze diverse in tutto, è così dal protagonista, porterà ulteriore sconvolgimento in una vita già di per sé turbata. Lalah è una giovane marocchina intenta a seguire il suo sogno di diventare modella. Lena è una trentenne ucraina tanto geniale quanto ferita, sempre china sul suo computer portatile. Tra le strade dissestate cariche di misteri si incrociano nell’antropofaga metropoli, in cui ogni punto di riferimento è andato perduto.

FRANCESCO E MARCELLA alla scoperta delle stagioni nel delta del Po

19.00

Francesco è un bambino vivace e intelligente e si è da poco trasferito in un paese chiamato Pafede, nel delta del fiume Po. Sebbene abbia una bella bicicletta rossa, ha tanta nostalgia dei suoi amici e della sua vecchia vita. A scuola, però, incontra una bambina di nome Marcella, che incredibilmente riesce a far scomparire tutte le sue paure. Quando si è in due, infatti, la vita diventa una piacevole scoperta, e anche quello che una volta ci faceva dal terrore ora può farci sorridere.

Francesco e Marcella è una storia d’amicizia dolce e commovente, che ci fa ridere, divertire e riflettere su argomenti importanti, ma che soprattutto è in grado di farci pensare a tutte le cose bella che la vita ci offre.

Il Bar dei sogni

19.00

Giacomo e Mariadele hanno un segreto: riescono a varcare la barriera dell’immaginazione e a raggiungere il Bar dei sogni per incontrare la loro amata nonna. In questo luogo sereno possono vivere insieme a lei esperienze passate ma anche nuove. Sogno e realtà si intrecciano, si confondono e si sovrappongono, rendendo tutto (o quasi) possibile!
Questa storia lascia ai piccoli lettori la speranza che si possa davvero mantenere vivo il ricordo di chi non fa più parte della nostra vita, con un pò di fantasia e tanto divertimento.

Il Bar dei sogni sostiene la ricerca A.I.E.N.P , scopri di più sul progetto:

“Ho cercato con determinazione e caparbietà il modo per pubblicare questa storia. Con il Bar dei sogni sono riuscita a trasformare il dolore e veicolarlo in qualcosa di utile, bello ed eterno.
Durante il lockdown mia madre è stata colpita da una malattia cosiddetta rara, ovvero che colpisce poche pochissime persone.
Una sera ho iniziato a raccontare una storia ai miei bimbi, e mano a mano annotavo le idee e le immagini che mi venivano in mente, mentre la malattia di mamma avanzava inesorabile e dilaniava una famiglia intera con il dolore che portava con se.
Qualche tempo dopo ho ripreso quella nota. L’ho riletta, mi piaceva. L’ho modificata, e l’ho messa su in file word. “E ora, che faccio?”, pensavo. Era lì sul pc, la aprivo e la rileggevo di continuo. Dovevo darle un “senso”.
È così il viaggio è iniziato. Ho contattato una consulente letteraria che mi ha aiutato a dare alla storia un’impronta meno personale e una fruibilità di più ampio respiro, adattandola a qualunque forma di distacco e di perdita.
Ho poi condiviso la storia con l’Aienp (Associazione Italiana Encefaloptie da prioni), con l’intento di “mettere a servizio” dell’associazione il mio testo, per la sensibilizzazione sulle malattie rare.
Ho così iniziato ad affacciarmi nel mondo dell’editoria. Ho visitato fiere del libro, stretto mani, mandato email, creato contatti. Dovevo cercare un editore che volesse credere nel mio progetto.
Il passo successivo è stato quello di cercare lo stile giusto per le illustrazioni della mia storia. Il giorno in cui ho visionato il portfolio di Cristina Spagarino non ho avuto dubbi, l’avevo trovata.
Così le ho proposto di salire a bordo e abbiamo continuato la ricerca.
Poi un giorno, è arrivata la proposta di Paolo Giacovelli.
Da un grande dolore si è aperto così il varco di un’avventura bellissima.
La pubblicazione del Bar dei sogni è l’occasione per poter parlare di malattie rare, di cui si parla sempre troppo poco perché – banalmente purtroppo – interessa a pochi.
Le malattie rare non sono solo brutte (come tutte malattie) ma tolgono l’elemento essenziale che serve sempre per poter lottare fino alla fine: la Speranza.
Quella solitudine e quel senso di incertezza che accompagnano le persone affette da malattie rare e i loro caregiver fa paura, terrorizza, e talvolta crea imbarazzo.
Ma purtroppo fa parte della VITA, e allora io credo che sia bene combattere quella paura e quella vergogna, e condividere una esperienza che può essere di aiuto, e perché no, di esempio.
Grazie, grazie di cuore a chi vorrà sostenere il mio progetto e a chi fa e farà parte della mia piccola battaglia.”
Crisa

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