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CHI DICE DONNA DICE

14.00

Ricorda pure che le donne sono dei fiori, quindi si sfiorano come dei petali. Non far piangere nessuna donna, perché le loro lacrime sono preziose e Dio le conterà. Sai, le donne sono complesse. Chi dice donna dice?” “Dice danno” gli rispondevo. “No, si dice risorsa” mi correggeva lui.

Terapia del dolore

15.00

Il dolore di una relazione tossica non è un urlo, ma un sussurro continuo, logorante, che ti accompagna anche nel sonno. È un giardino che sembrava fiorito, ma in cui ogni fiore è finto, dipinto con colori rubati alla tua vita. E quando finalmente ti stacchi non ne esci illesa. Ti porti via pezzi di te che non torneranno più, ma anche in quella rovina, se guardi bene, c’è una promessa: che il tuo cuore, seppur ferito, può ancora ricordare come si batte per sé stesso e nessun altro. Questo è quello che è successo a Veronica. Non si vive una relazione tossica, ma si sopravvive a essa e oggi, purtroppo, sono molte le donne che subiscono violenza fisica e psicologica da parte del proprio partner. La società patriarcale in cui malauguratamente ancora viviamo sostiene la cultura del possesso, la donna diviene oggetto e non merita rispetto, da nessun punto di vista. Riconoscere un rapporto disfunzionale non è semplice, soprattutto quando ci si è così tanto dentro, proprio come è successo a Veronica. La voce che emerge in questa silloge è la voce di tutte le donne che si sono illuse e hanno idealizzato l’amore in maniera errata. Raccontare una relazione tossica significa anche compiere un atto di giustizia interiore, è riappropriarsi della propria voce, del proprio corpo, della propria dignità. È ricordarsi che il rispetto non è un premio, ma un diritto. Che l’amore non basta, se non è gentile e soprattutto, è sapere che, anche se a brandelli, si può rinascere.

I mille metri o dell’urgenza del nascere

15.00

I mille metri sono quelli percorsi dal cammino metaforico dell’autrice attraverso la propria parte più intima e in connessione con essa. La poesia è la forma eletta a linguaggio di traduzione del suo caparbio lavoro di scavo interiore per conoscere la composizione della propria essenza, con l’osservazione anatomica dei suoi moti in un continuo respiro tra dentro e fuori, tra discesa e salita, tra morte e urgenza di rinascita. Chi si aprirà all’ascolto del modo in cui questa raccolta poetica risuona al proprio animo, comprenderà quanto la ricerca delle parole, con la loro forza evocativa, sia stata parte integrante del viaggio. E forse avrà voglia di trovarsi un giorno con le scarpe rotte e le mani sporche di terra e di inchiostro, e tra le dita germogli da offrire alla luce del sole.

La luna tra i capelli

15.00

Nella spietata e turbolenta Roma imperiale del I secolo d. C., tra conflitti interni e vicissitudini politiche, si aprono scenari inquietanti. Il potere, gettando sulla città la sua ombra pesante, decide del futuro di un popolo ormai degradato e consegnato ai capricci e ai giochi politici di un sistema di governo sempre più disumano e distante dai veri bisogni della città. Con Caligola la corruzione raggiunge il suo apice e con essa, la violenza, che nelle arene diviene di un’efferatezza quasi inconcepibile. In questo clima sanguinario, intriso di sete di vendetta, una donna conserva nel suo cuore il sogno di una Roma rinnovata. Di una città, cioè, che possa offrirle ancora la bellezza e la dignità strappatale nei mercanteggi del potere, gli stessi che l’hanno costretta a un matrimonio forzato. Sarà la sua preveggenza, la resilienza e una spiccata intelligenza, oltre che la bellezza, a condurla sull’arena di quel precipizio politico che è la città di Roma, per affrontare le sue battaglie. Messalina combatterà con le sue armi di donna volitiva e accorta, illuminata da quell’ideale che è il suo sogno di bambina, d’amore e di bellezza, incorrotto.

Rinascere Insieme

15.00

“È strano: quando scrivo respiro. Ho quasi la sensazione di rinascita.
Peccato però, che io non possa riscrivere il passato. Posso solo raccontare per accettare e accettare per sopportare.”
Una donna che precipita nel buio. Una madre che perde la speranza su
di un asfalto che puzza di dolore. Una famiglia scomposta che riesce a
ristabilire gli ordini attraverso la forza del loro sapersi stringere e amare.
Ma soprattutto il dolore di una madre che, travolta dalla paura, precipita nel vortice di ricordi anneriti e di sogni da ritrovare.
La storia dolorosa di un incidente che tutto smorza e cambia, ma soprattutto la storia di una rinascita che ha il profumo della vita, una vita tutta ancora da vivere.

Spenck, eroe di un altro mondo

15.00
Spenck e Doc sono due giovani amici di venticinque anni che, un giorno di metà giugno 2010, si ritrovarono a passeggiare tra le murge pugliesi, da qualche parte in provincia di Bari. A loro piaceva fare piccole escursioni, dato che erano amici di vecchia data. Avevano molte passioni in comune, come le arti marziali, i videogiochi, i film di fantascienza e tanto altro…

Parzialmente sereno

13.00

“Parzialmente sereno” è un viaggio in tutte quelle emozioni così intense da poter essere spiegate solo attraverso parole intraducibili provenienti da tutto il mondo. Un viaggio comune ad ogni essere umano, attraverso sofferenza e gioia, alla ricerca del parziale sereno nel cielo non sempre terso della psiche.

Alla ricerca della speranza- la vera storia di Francesco Pio Tarantino e di una madre “coraggio”

15.00

DISPONIBILE IN PRE-ORDINE

Francesco Pio Tarantino nasce con una rara malattia che colpisce un bambino su 5000. Accanto a lui, una madre coraggiosa lotta senza sosta per la sua vita. Contro ogni previsione, Francesco cresce e trasforma la sofferenza in missione: travestito da Spiderman, porta sorrisi e speranza ai bambini ricoverati. Una testimonianza vera di forza, amore e vocazione, dove il vero super potere è la gioia donata agli altri.

 

Corpi al buio

15.00

notturni pensieri

Un bugiardino di relazioni ed emozioni complesse.

Questa poesia, in modo naturale, permette di ri-conoscersi senza censure ed edulcorazioni.

Permette di rendersi liberi. Permette, se permettete il gioco di parole, di darsi permessi.

La poesia dell’autore dona la possibilità di rispecchiarsi nelle emozioni più temute: quelle sperimentate nell’incontro con se stessi.

La ragazza della tonnara

15.00

Sono anni che vede scorrere i tonni sul nastro in fabbrica, se la sua vita fosse un film, il titolo di testa e probabilmente anche quello di coda direbbe di lei: “La ragazza della Tonnara” e nient’altro.

La sua vena intellettuale, tramortita da un lavoro alienante ed anestetizzata dagli aperitivi della mondanità locale, si esprime dando libero sfogo alla noia.

“comestaiquicomestailacomevaconquellola”, così, al bar, per riempirsi la bocca di patatine, di compagnia e di umorismo.

Alla ricerca di un pubblico, alla ricerca di sé, racconta con sincerità la brutalità del vivere secondo l’ingranaggio della società contemporanea.

Brevi racconti, generazionali per natura, sono il risultato di una vita connotata dalla precarietà del futuro, delle relazioni, di un salario e di un paio di lauree.

E poi c’è quella macchia scura a far parte della sua vita, chi non ce l’ha? Lei la chiama Maria ed è la sua vicina.

Memorie di un animo usurato

14.00
Per coloro che non leggono un dettato di parole, dense di significato, ma comunque prigioniere della loro natura. 
Per coloro che leggono fra le righe e che bucherebbero la pagina pur di scoprirne il vero senso. 
Per coloro che vanno oltre, ove non si sa, basta che sia oltre.
Per voi che mi aprirete cercando risposte e svago, trovando invece domande e passione. 
Per tutti voi, c’è un complesso insieme dell’essere che vuole semplicemente essere vissuto.
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