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Locorotondo: il rumore dei ricordi

15.00
L’opera rappresenta un racconto per foto e immagini di una estate a Locorotondo. Due, su tutti, gli eventi che colorano il paesino della Valle d’Itria: il Locus Festival e la festa patronale di San Rocco, chiusa con i fuochi pirotecnici. Da qui si sviluppa il racconto dell’autore, che propone la propria visione del paese.​ 
Caro Lettore, custodisci tutti questi ricordi e sfogliali uno alla volta, soprattutto quando la vita ti metterà alla prova. Non aver paura perché, come è stato per me, per tutti ci sarà sempre una ricorrenza da festeggiare e un San Rocco da aspettare.

Miele nero I legami del Biviere

15.00

Ogni estate, Celeste affronta un interminabile viaggio da Milano a Lentini per far visita a nonna Resìna, con la quale, nonostante gli sforzi, non entra del tutto in sintonia. Resìna è una donna eccentrica che pare nasconda molti segreti.
Un giorno, nell’ora del crepuscolo, Celeste vede Miele dalla finestra: un tipino sopra le righe che suona un flauto di legno, accompagnandosi con un bicchiere di buon vino tra una nota stonata e l’altra. In città tutti sembrano conoscerlo, eppure nessuno sa dire se sia maschio o femmina. L’unica cosa certa è che viene dai dintorni del Biviere, un lago attorno al quale circolano leggende agghiaccianti.
Gli amici cercano di dissuadere Celeste dall’avventurarsi fino alle rive del lago con Miele, ma un gioco di attrazione e repulsione ha già avuto inizio.
Celeste dovrà fare i conti con il trauma che le impedisce di disegnare sorrisi sinceri ogni volta che mette piede nella città di Lentini, per poi scoprire tutta la forza che si nasconde tra le crepe di un corpo rotto.

Milano città di passaggio o di nuove radici? 2021

15.00

“Non sembra di essere a Milano!” Quante volte abbiamo ascoltato queste parole? Le pronunciano tutti, milanesi di nascita e persone venute da fuori, stupiti per la meraviglia dei tanti luoghi magici che la metropoli nota al mondo per la moda, il business, il traffico e i grattacieli custodisce silenziosa. Pensare a nuove radici significa anche questo! Autori da tutta Italia hanno provato a mettere nero su bianco questo tema. Un caleidoscopio di punti di vista per raccontare la città di Milano di ieri e di oggi, con uno sguardo fisso sul domani.

Milano città di passaggio o di nuove radici? II edizione

16.00

“A Milano non ci sono più milanesi”.
L’ennesimo luogo comune da sfatare su questa città. Non importa se per una vita o per un istante, tutti coloro che passano sotto la Madonnina diventano un po’ milanesi dentro. Milano è per sempre!

Autrice e autori da tutta Italia hanno provato a mettere nero su bianco questo tema.
Un caleidoscopio di punti di vista per raccontare la città di Milano di ieri e di oggi, con uno sguardo fisso sul domani.

Milano storie minime

26.00

Milano, storie minime
Una metropoli due visioni diverse. Due autori differenti nel modo di mettere in scena il teatro umano che, ogni giorno, spontaneamente, prende vita per la strada. Ma un comune denominatore: la medesima necessità di creare racconti, trasformando attimi di normalissima quotidianità in piccole commedie, reali o surreali, recitate da attori del tutto inconsapevoli. I due autori raccolgono e danno un preciso significato a quella quotidianità, con due regie, ovviamente, differenti. Enzo Rocca sfrutta le scenografe della città come cornice naturale e spesso riconoscibile in cui inserire le proprie storie e i propri personaggi. Alberto Scibona concentra maggiormente la sua attenzione sulla teatralità dei gesti, delle posture e della mimica per ottenere, spesso, effetti ironici e grotteschi. La strada è teatro, il teatro è vita, la vita è teatro.

Milan, minimal stories
One metropolis two different visions. Two different authors in the way of staging the human theater that spontaneously comes to life on the street every day. But a common denominator: the same need to create stories, transforming moments of normal everyday life into small comedies, real or surreal, performed by completely unaware actors. The two authors collect and give a precise meaning to that everyday life, with two, obviously, different directions. Enzo Rocca, exploits the city’s scenery as a natural and often recognizable frame in which to insert his own stories and characters. Alberto Scibona focuses his attention more on the theatricality of gestures, postures and mimicry to often obtain ironic and grotesque effects. The street is theatre, the theater is life, life is theatre.

Milano, città di passaggio o di nuove radici? – III edizione

16.00

“A Milano un quarto d’ora è sufficiente per essere felici? Lo è mai stato in passato? E, soprattutto, lo sarà in un futuro più o meno prossimo?”

I concorrenti di questa terza edizione hanno provato a rispondere a questa domanda, regalandoci dei racconti che rispecchiano la complessità e le diverse sfaccettature della vita a Milano, dei suoi tempi urbani e di come questi sono destinati ad evolvere.

Musica ed educazione vocale per una didattica inclusiva

15.00

La visione diffusa della musica e del canto come discipline riservate al mondo dell’arte e dello spettacolo rischia di snaturare il nostro rapporto con una parte essenziale dell’espressività umana. Qui non si parla di arte, ma di riscoprire e valorizzare le importanti potenzialità espressive che abbiamo dall’esperienza di esseri parlanti e comunicativi, incominciando dall’ascolto.
La proposta è di porsi nella prospettiva di un processo che parta dal lavoro su sé stessi, confidando nel proprio corpo e nella capacità di autoapprendimento per riscoprire il “musicista” nascosto in ognuno di noi.

Musikè 2022

16.00

I concerti, momenti sospesi nel tempo che alleviano il dolore emotivo, aumentando l’empatia e la gioia.
Viversi un concerto significa provare un momento ricco di complesse valenze psicologiche, gli individui che assistono ad una manifestazione musicale hanno un calo considerevole del cortisolo – l’ormone dello stress – e un aumento delle emozioni positive. Si crea una sincronia dei movimenti con persone sconosciute e una capacità di empatizzare con gli altri come non succede nella vita di tutti i giorni.

Sedici racconti brevi, accompagnati da una fotografia, sono le tracce di questo libro. Autori e autrici di tutta Italia hanno composto la loro melodia, permettendoci di teletrasportarci da un concerto all’altro, facendo il cambio di abito, sostituendo le lenti, guardando il mondo, ogni volta, con occhi diversi.

 

Nature boy

17.00

Ulisse, finalmente in vacanza al mare nella sua amata Liguria, è un giovane uomo di città dal piglio piuttosto sagace. Dotato di una naturale inclinazione per l’introspezione, mosso dalla curiosità, dai desideri e da un prepotente spirito d’avventura, ma ancora afflitto dal ricordo degli incubi che faceva da bambino, si trova a fare i conti con la propria capacità di discernimento quando, in seguito a un brutto incidente nella notte di Ferragosto su cui indaga la Stradale, si risveglia dal coma completamente al buio.
Sarà un nuovo sogno ricorrente ambientato in una scogliera deserta, sogno in cui Ulisse incontra un giovanotto bellissimo, misterioso e inafferrabile del quale si innamora e che in lui evoca il protagonista della sua canzone preferita di sempre, “Nature boy”, a dargli asilo dalla paura che la cecità cui è costretto non sia, come auspicano i medici e l’infermiere Mauro, temporanea.
L’oscurità amplifica ogni percezione di Ulisse. E la verosimiglianza delle sensazioni provate nei sogni, così come una serie di inspiegabili coincidenze tra essi e la veglia, lo confondono vieppiù. Cosa è successo la notte dell’incidente? Quel ragazzo esiste davvero oppure è solo il frutto dell’immaginazione? Forse, quei sogni e quell’amore impossibile non sono soltanto una via di fuga da una realtà ostile e da un futuro incerto, come suggerisce un vecchio amico di Ulisse, intercettando i suoi sospetti. Forse sono la chiave per comprendere cosa sia accaduto veramente.

Nicola di Myra

17.00

“Un uomo saggio e coraggioso non sa di esserlo: lo è, e basta. Ma è purtroppo un cattivo uso del pensiero, e un vizio deprecabile del nostro tempo, quello di declamare e ostentare virtù, senza che ne segua veritiera dimostranza.”

Questo è Nicola di Myra, un asceta dell’azione, nato in Turchia nel IV secolo, alle soglie del tramonto dell’Impero, il cui istinto lo porta a difendere anche a costo della vita i propri sogni di pace universale.

Non so come ma è successo

15.00

Quella della tradizione pugliese è una cucina semplice, contadina e marinara basata sulle materie prime, capaci di narrare la genuinità di una terra che nulla “scarta” e tutto reinventa. È una tradizione che spesso si definisce “povera”, ma che poi risulta semplicemente autentica e semplice. In “Non so come ma è successo” si cerca di recuperare la tradizione di una cucina che pare sempre più dimenticata e che come principio ha sempre avuto il saper rendere principali i soli ingredienti che si possiedono, senza sprechi e senza eccessi. Un viaggio attraverso le foto di procedimenti e piatti recuperati, uniti a curiosità e suggerimenti che hanno dapprima appassionato e poi reso possibile il successo di una donna.

Now

15.00

Questo volume raccoglie scatti fotografici, racconti e riflessioni elaborate nel corso di un progetto di formazione rivolto a ragazzi poco più che maggiorenni. Un laboratorio di espressione personale  che, attraverso la fotografia e la videoripresa, potesse offrire a tutti loro la possibilità di esprimere il proprio modo di essere e la propria individualità.
I ragazzi hanno raccontato le loro storie, in una perfetta espressione borderline tra il vero e l’immaginario, in continua alternanza tra la narrazione del passato, la semplice rappresentazione del presente ed una visione quasi filmica del futuro. Gli scatti che li ritraggono sono tutti realizzati dagli stessi ragazzi, attraverso sperimentazioni informali, in bilico tra la spontaneità e la ricerca di un’immagine personale, voluta e costruita, che dovesse accompagnare le loro storie come la locandina di un film. Un esperimento di narrazione dove si perde il confine tra l’attimo di uno scatto che ferma il presente ed una libera interpretazione del sogno che disegna il futuro, come fossero “prove tecniche di immaginazione”.
Attraverso la fotografia ed il racconto sono stati messi a fuoco due differenti aspetti: quello che attiene al presente, vissuto come condizione contingente imposta dall’assetto provvisorio del mondo esterno, e quella del futuro che prende forma nel labirinto dell’immaginazione.
Immaginare è un esercizio che non coinvolge soltanto la sfera emotiva ma anche la razionalità. Il linguaggio delle immagini sottoposte alla percezione visiva non inibisce i meccanismi di rielaborazione e, a volte, innesca un nuovo processo generativo di pensieri e progetti. E’ questo l’obiettivo, nobile e necessario, che vorremmo affidare ai giovani, in una società che sembra essersi smarrita tra gli schemi virtuali e dove il culto dell’immagine esalta solo una visione artefatta e omologata della realtà.
Il libro propone interessanti riflessioni sul potenziale comunicativo della fotografia come linguaggio complementare rispetto a quello delle parole e coniugato con le molteplici espressioni culturali e sociali offerte dal cinema, dalla scrittura e dal web.

Oltre il buio

15.00

Quattordici racconti in cui il potere delle parole si fa guida nella lotta contro un nemico invisibile: la depressione. Attraverso storie toccanti e vere, esploriamo la forza interiore e la resilienza di chi affronta il mostro nascosto sotto il letto della mente. Un invito a parlare senza timore, a rompere il silenzio e a trovare la via verso la luce, nella speranza di ispirare chi ancora si nasconde nell’oscurità.

Ops .. via dei gatti

20.00

Via del Corso è pervasa da mille profumi: dall’odore dei caffè e delle brioche nelle prime ore del mattino, all’odore degli arrosti che si diffonde per la strada più tardi. Per non parlare delle frittelle! E i gatti si sa non resistono a certi profumi. Così i micetti vagano per la strada miagolando, in cerca di cibo. Ma con tutti questi gatti qualcuno dà di matto! Non resta che farli catturare. Sarà allora che il cinismo della bella signora Elsa si scontrerà con la tenacia dei protagonisti, Gaia e Leo. I quali cercheranno di mettere in salvo i cuccioli mossi soprattutto dall’apprensione per la signorina Agatina, una donna che nei gatti ha trovato la cura alla sua solitudine.

Tra rapimenti e fuga in mongolfiera, i ragazzi metteranno in atto diversi piani e vivranno mille emozioni.
Ce la faranno a salvare i gatti da un destino ormai segnato? E, soprattutto, riusciranno a mostrare la vera bellezza all’intera comunità?

Penelope e il cuore

15.00

l’amore da cogliere

“Penelope ci insegna saggezza, costanza, perseveranza; in questo tempo veloce e virtuale, ci mostra il dono del saper aspettare attivamente. Lei è arguta, non dipende da nessuno e sopratutto ama in maniera sana se stessa. Ci vorrebbe una Penelope per ogni donna recisa dal giardino della vita, ci vorrebbe un Ulisse a difesa degli uomini retti e amorevoli che ancora, per fortuna, esistono”.

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