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Saranno i fiori di pesco

17.00

La raccolta poetica Saranno i fiori di pesco ci conduce in un mondo dominato dalla sinestesia, in grado di intrecciare natura, felicità, sogno, amore, attualità e dolore.
Proprio come la natura, elegante e talvolta crudele, anche le liriche di Francesca Roberto si mostrano pure e crude, dolci e aspre, piene di quei dettagli essenziali che lasciano il lettore sospeso tra la realtà dei sentimenti e lo stupore di un universo onirico.
In grado di trasmettere emozioni forti, i componimenti racchiusi in questa raccolta (divisa in tre parti) si presentano sia in lingua italiana sia in lingua spagnola.

Giallo Itriano

17.00

Valle d’Itria.
Il furto di un oggetto colora di giallo la vita di un piccolo paese.
Con tono lieve e spesso ironico, il racconto, impreziosito da storie dell’Antica Grecia, esalta i buoni sentimenti come l’amore, la solidarietà, la gratitudine, la compassione.
La vicenda narrata si svolge in un’atmosfera spensierata mai cupa ed opprimente.

Nicola di Myra

17.00

“Un uomo saggio e coraggioso non sa di esserlo: lo è, e basta. Ma è purtroppo un cattivo uso del pensiero, e un vizio deprecabile del nostro tempo, quello di declamare e ostentare virtù, senza che ne segua veritiera dimostranza.”

Questo è Nicola di Myra, un asceta dell’azione, nato in Turchia nel IV secolo, alle soglie del tramonto dell’Impero, il cui istinto lo porta a difendere anche a costo della vita i propri sogni di pace universale.

La mangiatrice seriale di emozioni

17.00

il coraggio di non arrendersi

Come sarebbe la tua vita se provassi a guardare oltre le paure e se trovassi il coraggio di fare quel passo che tanto ti spaventa?
Prova ad immaginarla.
Sii protagonista della tua storia e ricorda che, in qualunque momento, puoi cambiare il finale.
Io ci ho provato 1000 volte e alla 1001 è andata bene.
Questo per me è il coraggio di non arrendersi.

Nature boy

17.00

Ulisse, finalmente in vacanza al mare nella sua amata Liguria, è un giovane uomo di città dal piglio piuttosto sagace. Dotato di una naturale inclinazione per l’introspezione, mosso dalla curiosità, dai desideri e da un prepotente spirito d’avventura, ma ancora afflitto dal ricordo degli incubi che faceva da bambino, si trova a fare i conti con la propria capacità di discernimento quando, in seguito a un brutto incidente nella notte di Ferragosto su cui indaga la Stradale, si risveglia dal coma completamente al buio.
Sarà un nuovo sogno ricorrente ambientato in una scogliera deserta, sogno in cui Ulisse incontra un giovanotto bellissimo, misterioso e inafferrabile del quale si innamora e che in lui evoca il protagonista della sua canzone preferita di sempre, “Nature boy”, a dargli asilo dalla paura che la cecità cui è costretto non sia, come auspicano i medici e l’infermiere Mauro, temporanea.
L’oscurità amplifica ogni percezione di Ulisse. E la verosimiglianza delle sensazioni provate nei sogni, così come una serie di inspiegabili coincidenze tra essi e la veglia, lo confondono vieppiù. Cosa è successo la notte dell’incidente? Quel ragazzo esiste davvero oppure è solo il frutto dell’immaginazione? Forse, quei sogni e quell’amore impossibile non sono soltanto una via di fuga da una realtà ostile e da un futuro incerto, come suggerisce un vecchio amico di Ulisse, intercettando i suoi sospetti. Forse sono la chiave per comprendere cosa sia accaduto veramente.

Fanciullezza mortale

17.00

Alla morte del nonno, Giovanni eredita una casa in una cittadina di provincia, un anello e una storia che lo tormenterà fino alla fine dei suoi giorni. Il giovane ragazzo dovrà fare i conti con le proprie credenze, sfidando un “pallido conte” e la sua amante che nascondono da sempre un terribile segreto. A sopravvivere sarà solo la certezza di non essere soli e che tutti siamo vittime di una “fanciullezza mortale”

LA CASA – ROSA Polesine con amore

17.00

Casa-rosa è una casa ferma nel tempo che vi accompagnerà in quella che è stata la prima metà del Novecento a Papozze in provincia di Rovigo. I personaggi che la abitano o che ospita vi prenderanno per mano e vi faranno conoscere giochi di bambini, antiche tradizioni, la disperazione della guerra e le alluvioni più disastrose. Con questo libro avrete in mano uno scrigno di storie che raccontano il Veneto e gli abitanti pittoreschi del Basso Polesine, disegnati dalla penna poetica dell’autrice.

Umane Tempeste

17.00

Un monastero su un’isola sperduta. Un monaco, serrato nella quotidianità, insegue una pace interiore che il proprio passato gli impedisce di raggiungere.
Una tempesta seppellisce la piccola cittadina della baia lasciando il monastero l’unica protezione per i pochi sfollati sopravvissuti, ed è qui, in un luogo di Dio, che quel passato riemergerà sfogando tutta la sua ferocia.
La storia di un monaco, di una scelta, o di molte, con cui ognuno deve fare i conti; una storia d’ amore, di povertà, di agi, di studio e d’ignoranza, di fanatismo e razionalità. Un romanzo sul dolore fisico, e quello mentale. La solitudine come un’ombra: si sparge sulla vita dei personaggi, nei luoghi, tra le parole dell’autore.

Essenza di Erica

17.00

“Maledico me stesso, maledico il giorno in cui l’ho incontrata. Irradiava una femminilità preziosa, da cui desideravo farmi travolgere. Prima di lei, non avevo mai sentito il sangue bollire, i sensi scatenarsi in modo così ferino. Impossibile non innamorarsi di una donna così. Accadde dopo i miei cinquant’anni, per la prima volta in tutta la mia vita.
Un salto nell’oscurità.”

Si dice che un autore dovrebbe trovare argomenti nuovi su cui indirizzare la scrittura, ma non può essere così. In questo mondo, in questa epoca, tutto è già stato detto.
L’amore, però, – che è una sola parola – ha un miliardo di sfumature e nonostante ogni individuo lo viva a modo proprio, riesce a percepire la scintilla di ciò che non ha ancora assaporato o che, al contrario, l’ha divorato.
Un romanzo travolgente, un incontro che cambierà la vita dei due protagonisti e, sicuramente, di qualche lettore perché quello che l’autore ci regala è la verità: bisogna accettare quello che il cuore dice e lasciarsi trasportare dal fiume delle emozioni, anche quando la razionalità fa di tutto per straripare.

Cosa mi sarei persa

17.00

“Sono nata così o lo sono diventata?”. Questa è la domanda che per anni ha tormentato la protagonista del libro. La depressione tenuta nascosta al mondo dietro un’apparente vita fantastica per sfuggire alla discriminazione.La lotta contro l’autolesionismo, il disturbo alimentare, l’ira, una diagnosi di disturbo bipolare di tipo II, una di disturbo borderline, anni di cure farmacologiche, un ricovero in una clinica psichiatrica.
Eppure dal dolore si può rifiorire, attraverso l’accettazione dei traumi e della sofferenza che accomuna ogni essere umano, andando oltre le apparenze, in un percorso di crescita verso una nuova consapevolezza.
Cosa mi sarei persa vuole essere la voce di chi ha perso la speranza, per ricordare che la vita può sempre sorprendere, al di là di ogni difficoltà.

APPUNTI di VISTA

17.00

– “Cosa scriverà per Casati?” Chiese secco Niccolò. La domanda mi colse completamente impreparata, innanzitutto perché se sedevo a quel tavolo era merito suo, inoltre perché i suoi modi erano mutati in una frazione di secondo. Come un orso un po’ sornione che all’improvviso sferra la sua zampata, un chiaro intento di mettermi in difficoltà davanti a tutti. Perché?”

– “Perché, in questo strano mondo, da qualche parte, c’è sempre una seconda possibilità.”

 

50 Sfumature di Milano

17.00

Un percorso fanta-letterario alla scoperta di Milano in compagnia dei personaggi nati dalla penna di Erica Arosio & Giorgio Maimone, Giovanni Arpino, Cletto Arrighi, Riccardo Bacchelli, Luciano Bianciardi, Gianni Biondillo, Massimo Bontempelli, Deborah Brizzi, Dino Buzzati, Paola Calvetti, Sveva Casati Modignani, Carlo Castellaneta, Piero Colaprico & Pietro Valpreda, Carmen Covito, Dario Crapanzano, Giuseppe Culicchia, Sandrone Dazieri, Augusto De Angeli, Emilio De Marchi, Paolo Di Stefano, Carlo Emilio Gadda, Ernest Hemingway, Gabriella Kuruvilla, Alessandro Manzoni, Giuseppe Marotta, Milena Milani, Renato Olivieri, Laura Pariani, Giuseppe Pederiali, Andrea G. Pinketts, Carlo Porta, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Giuseppe Rovani, Luigi Santucci, Giorgio Scerbanenco, Antonio Scurati, Umberto Simonetta, Gianni Simoni, Carlo Tenca, Giovanni Testori, Hans Tuzzi, Alberto Vigevani, Elio Vittorini.

I personaggi, presentati da biografie rigorosamente ricavate dalle opere di riferimento, incontrano il ‘Lettore’ in luoghi della città connessi alle loro vicende e rievocano, in surreali dimensioni temporali, storie drammatiche, grottesche e sentimentali che ben esprimono la molteplice e dinamica identità di Milano.

Il lungo volo dell’effimera

16.00

Storie che esplorano l’assurdo, l’inaspettato e il non convenzionale, questo è “Il lungo volo dell’effimera”.
Da un insetto ribelle a un trapianto di cuore che cambia tutto, da un amore impossibile al viaggio tragicomico di Noè, questa raccolta irriverente è un invito a una lettura fuori dagli schemi, è un’esperienza surreale che ti farà ridere, riflettere e forse -chissà -anche commuovere, in modo mai scontato.

L’umanità che viene

16.00

Riflessione sul pensiero politico di Aldo Moro

“Si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà”
– Aldo Moro

Il saggio di Sandro De Bonis propone una visione di Aldo Moro in sintonia con il nostro contesto culturale come dimostrazione che il suo pensiero va oltre il tempo che ha vissuto.
Le idee di Moro sono ancora oggi un pensiero in azione, capaci di influenzare la politica e stimolare nuove riflessioni.
Il saggio prendendo le mosse dal famoso intervento del ‘68, esplora la fenomenologia di una nuova umanità emergente e pone domande sulla natura delle attuali forme di umanità legate alla rivoluzione digitale e ai media. Un pensiero sempre attuale che invita a esplorare nuove prospettive e liberarsi dai pregiudizi. Un’opportunità per rivalutare l’importanza della politica nel nostro tempo.

Serpia

16.00

Serpia decide di scoprire il mondo, viaggiando da sola, lasciando i propri affetti lontano da lei. Incontra Tom, un uomo enigmatico e affascinante. Nel giro di poco tempo, la loro attenzione sboccia in un amore. Passo dopo passo, Serpia si rende conto che l’amore non necessita di uno schiaffo per capire il pensiero, che non c’è bisogno di un pugno per dimostrare che le manca. Serpia vorrebbe essere accarezzata, non picchiata. Vorrebbe essere abbracciata, non strattonata. Inizialmente accetta ogni forma di sottomissione, tace e acconsente.Si renderà conto che questo non è amore, e che la verità sta nel guardare Tom con sincerità e amore proprio.